Per rendere indipendente il nostro Paese e aiutare famiglie e imprese

Per rendere indipendente il nostro Paese e aiutare famiglie e imprese facendo diminuire la bolletta, occorre accelerare la diffusione delle rinnovabili, lo sviluppo delle reti e la realizzazione degli accumuli anche in vista del passaggio dal Prezzo Unico Nazionale dell’elettricità a quelli zonali, che porteranno maggiori vantaggi proprio alle Regioni con una maggiore produzione di energia da fonti rinnovabili.
Ma nonostante i risultati parziali e positivi degli ultimi anni, l’Italia resta ancora bocciata sullo sviluppo delle energie rinnovabili.
Con 17.717 megawatt (MW) installati dal 2021 al 2024 e una media annuale di 4.429, siamo ancora troppo lontani dal raggiungimento dell’obiettivo al 2030 fissato dal Decreto Aree Idonee, che di questo passo si avrà soltanto nel 2038.
Ad oggi abbiamo raggiunto infatti appena il 22% dell’obiettivo: mancano all’appello ancora 62.284 MW da realizzare nei prossimi sei anni, ma la strada da percorre è tutta in salita, sia a livello nazionale che regionale e comunale, anche a causa di decreti e leggi sbagliate, ritardi, ostacoli burocratici e opposizioni locali.
É quanto emerge dai dati del nostro nuovo dossier Scacco Matto Alle Rinnovabili presentato oggi alla Fiera Key di Rimini, che contiene al suo interno anche l’Osservatorio Aree Idonee e Regioni.
Così si legge in una nota diffusa da Legambiente

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