Inaugura a Chiusi, domenica 11 dicembre 2022 alle 15.30, al Museo della Cattedrale di San Secondiano la mostra 'Reliquiae: disegni di David Booker'. Le nuove opere su carta del poliedrico artista australiano, molte site specific, sono inserite nel percorso museale per creare un continuum narrativo che attualizza il significato della collezione permanente. La mostra resterà aperta fino al 9 luglio 2023, tutti i giorni dal martedì alla domenica e nei giorni festivi con orario: 10.15-12.45 / 14.30-17.00.

La mostra proseguirà nell'estate 2023 con la seconda parte del progetto 'Martyres: sculture di David Booker' in cui saranno le sue opere in marmo ad essere integrate negli spazi esterni della Cattedrale di Chiusi. Le monumentali statue figurative verranno installate in comunione con l'architettura e agiranno da ponte tra spazio pubblico e dimensione individuale per rafforzare il valore della Piazza del Duomo come luogo dove si uniscono storia, architettura e relazioni sociali.

“Il cambiamento nasce dalla cultura, e il potere trasformativo dell'arte si manifesta solo nell'interazione con le persone” spiega David Booker nel chiarire la volontà di coinvolgere cittadini e visitatori in un percorso contemplativo in cui l'arte innesca connessioni di senso tra le persone e i manufatti antichi, gli spazi architettonici ed il paesaggio, trasformando l'esperienza di visita da emozionale a culturale.

La mostra 'Reliquiae', evento anteprima del programma promosso dall'Opera Laicale della Cattedrale di Chiusi per il 2023, offre una cornice concettuale ideale agli incontri in calendario con ricercatori ed intellettuali, tra i quali lo scrittore Giuseppe Conte e il fondatore del Cenacolo delle Arti Lamberto Fabbri. La volontà dell'Opera del Duomo, tra le più importanti Fabbricerie d'Italia, è quella di mettere in relazione il ricco patrimonio archeologico, storico-religioso e artistico della collezione diocesana con personalità della cultura contemporanea capaci di generare pensiero critico e coesione sociale per sostenere la valorizzazione della città di Chiusi e della sua comunità.

David Booker, scultore nato a Melbourne nel 1954, scolpisce a mano nel marmo e nel legno figure e telamoni. Volumi e cavità si alternano nella ricerca di una forma ideale che si completa soltanto nel rapporto con l'architettura vissuta. Con la stessa sensibilità, nei suoi disegni a matita, si serve di luce ed ombra per disvelare l'inaspettata bellezza dei suoi soggetti: scatole di cartone, pezzi meccanici e materiali di scarto sono protagonisti di veri e propri ritratti, descritti proprio come sono. Così, questi reperti del quotidiano prendono parte ad una narrazione universale, e come reliquie, rivelano il loro significato solo allo sguardo contemplativo che ne riconosce il valore di messaggio.

Dalla visita alle collezioni del Museo della Cattedrale, David Booker ha tratto il desiderio di riaffermare il tema del rapporto tra umanità e trascendenza, ben presente nel suo lavoro fin dall'inizio del suo percorso artistico, creando alcune opere site specific. Nella prima sala del percorso museale, l'Urnetta marmorea rinvenuta negli anni Settanta sotto la zona presbiterale del Duomo, pur essendo di epoca augustea, quasi certamente è stata poi riutilizzata per contenere le reliquie di un martire cristiano. La bellezza di quest'urna fa supporre che possa essere stata usata per contenere qualcosa di molto prezioso, forse proprio quelle reliquie di San Secondiano che nell'XI secolo la Città di Tuscania donò a Chiusi. A questa speciale 'scatola' di marmo, David Booker ha dedicato due opere appositamente realizzate per questa occasione 'Urna Marcellianus' e 'Urna Verianus', in memoria dei compagni di San Secondiano e dell'amicizia che li unì nella sorte.

Secondo il racconto agiografico Secondiano, un colto funzionario romano, e i suoi amici studiosi Marcelliano e Veriano, furono zelanti persecutori dei cristiani fino a quando, discutendo del testo della IV ecloga delle Bucoliche di Virgilio in cui si annunciano la nascita di un 'puer' e l’avvento di una nuova età dell’oro, si convertirono. Nel 250 d.C. vennero arrestati per ordine dell'Imperatore Decio e imprigionati nei pressi di Civitavecchia. I tre amic,i pur sotto tortura, rifiutarono di rinnegare la religione cristiana e vennero decapitati. I loro corpi, dispersi in mare, furono poi raccolti e sepolti nello stesso luogo del martirio il 9 agosto. Le loro spoglie, a lungo oggetto di contesa, approdarono infine a Tuscania, dove i tre martiri sono venerati come santi protettori.

Salendo le scale che conducono al primo piano del museo, si trovano esposti due Angeli reggicandelabro intagliati e dorati nel 1789 dal fiorentino Tommaso Pagliazzi e provenienti dalla Cattedrale. Qui, insieme ai posati ritratti granducali e papali, David Booker ha voluto collocare l'opera 'Artista Guillaume, Periodo Oro' in cui una buffa figura di cartone dorato sembra emergere da una scatola sorpresa e, come i due angeli, sorride per far sorridere.

Nella lunga galleria sovrastante il colonnato che congiunge la Cattedrale di San Secondiano con il Palazzo Vescovile i grandi disegni fronteggiano le teche in cui sono esposti i preziosi libri di coro miniati rinascimentali provenienti dalla Abbazia di Monte Oliveto Maggiore, condividendo non soltanto lo spazio fisico ma un orizzonte di senso. Nella vita monastica la preghiera corale, detta ' Opus Dei ' richiama ad una lettura della realtà terrena come immagine di quella divina, del tempo come immagine dell'eternità, del provvisorio come frammento del definitivo.

Cosi, alcune composizioni monocrome, con rari scorci di colore, dialogano con i magnifici Codici Olivetani e altre, disegni di torri di scatole e pezzi meccanici, creano rimandi alle differenti prospettive della Piazza visibile dalle finestre, in cui spicca isolato il Campanile, costruito nel 1585 su una più antica torre di difesa, e anch'esso visitabile.

Proprio al centro del corridoio un'opera simile ad una finestra, rappresenta due anonime figurine in piedi e l'etichetta invita ad aprire gli stipiti legati da un fiocchetto. Chi lo fa non può trattenere un riso di sorpresa di fronte al grande trittico intitolato 'L'Artista' che celebra con ironia la figura eroica di chi è chiamato ad offrire bellezza, gioia e significato alla vita.

Tutto il progetto è un invito alla contemplazione dell'arte per trarne nutrimento spirituale e culturale. Racconti e martiri dimenticati, luoghi nascosti, oggetti abbandonati, nei disegni e nelle sculture di David Booker in mostra a Chiusi, tornano protagonisti per accompagnare con la meraviglia della riscoperta, la visita di questo piccolo e prezioso scrigno toscano.

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