PERUGIA - A partire da questa settimana in tutte le otto diocesi della regione sono attivi ''Gr.Est'' (Gruppi estivi) e ''Campi estivi'' per ragazzi, offerti alle famiglie. Nelle diocesi umbre gli oratori parrocchiali attivi sono 110, dei quali circa 80 organizzano i Gruppi estivi da meta' giugno fino a quasi tutto luglio e in alcuni casi anche ad agosto, con la possibilita' per i ragazzi di fermarsi a pranzo e nel pomeriggio.

In alcuni casi il ''Gr.Est'' si inserisce nella programmazione del ''Piano estivo'' dei Comuni. Lo scorso anno i Gruppi estivi hanno coinvolto diverse migliaia di bambini e ragazzi e centinaia di animatori giovani e adulti. Un censimento vero e proprio di quanti Gruppi estivi e Campi estivi vengono organizzati e' difficile, perche', oltre a quelli promossi dalle parrocchie, ci sono quelli organizzati, ad esempio, dagli istituti religiosi con scuole d'infanzia e le elementari e da realta' laicali di espressione cristiana che offrono gli stessi servizi.

Dai dati forniti dal Coordinamento regionale degli oratori parrocchiali della Conferenza episcopale umbra sono 78 i Gruppi estivi allestiti quest'anno nelle otto diocesi della regione: cinque ad Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino; due a Citta' di Castello; 11 a Foligno; cinque a Gubbio; dieci a Orvieto-Todi; 20 a Perugia-Citta' della Pieve; nove a Spoleto-Norcia; 16 a Terni-Narni-Amelia.

Una mappa degli oratori che hanno organizzato il Gruppo estivo e' consultabile nell'ultimo numero del settimanale La Voce. La finalita' educativa, formativa e sociale dell'oratorio la ricorda don Riccardo Pascolini, giovane sacerdote diocesano perugino, responsabile del Coordinamento regionale degli oratori della Ceu - e' detto in una nota - nel sottolineare che ''la passione per l'oratorio non ha tempo''.

Don Riccardo parla anche di ''rete'' nell'evidenziare la collaborazione con la Regione dell'Umbria, istituzione che con una sua recente legge regionale ha riconosciuto la finalita' anche sociale ed aggregativa degli oratori. ''Una realta' questa degli oratori - aggiunge don Riccardo - che e' in grado di essere rete e di fare rete''.
 

Condividi