Registro tumori, la Rete delle associazioni chiede chiarezza
COMUNICATO STAMPA
Registro tumori, la Rete delle associazioni chiede chiarezza: “Perché si smantella un’eccellenza?"
L’associazionismo umbro si attiva a difesa del Registro tumori, dopo la decisione della Regione di non rinnovare la convenzione con l’Università degli Studi di Perugia . Nella giornata di giovedì 17 settembre la Rete 10 dicembre - che raggruppa numerose realtà dell’associazionismo regionale, movimenti e sindacati, tra cui Libera, Cittadinanzattiva, Amnesty International Umbria, Emergency Umbria, Udu, Adic, Sism Perugia, Società operaia di mutuo soccorso, Circolo dell’Umbria di Libertà e Giustizia, Umbria equa e solidale, Cgil, Legambiente, Omphalos - ha organizzato un incontro informativo con il professor Fabrizio Stracci, già responsabile del servizio.
Dalla riunione è emersa l’assoluta importanza della presenza di un registro regionale dei tumori che possa servire da supporto per il Servizio Sanitario Regionale. “Uno strumento che - scrive in una nota la Rete 10 dicembre - si è rivelato perfettamente funzionante, tanto da essere adottato da altre amministrazioni regionali (come la Campania e il Veneto), finché è stato adeguatamente e continuativamente finanziato”.
La Rete 10 dicembre dedicherà alla questione la massima attenzione, chiedendo chiarezza circa gli obiettivi del nuovo gruppo di lavoro previsto dalla delibera del 1 settembre 2020: “Chiediamo con forza che non si smantelli, disperdendo così le conoscenze e le esperienze acquisite, ciò che è stato unanimemente considerato, almeno fino a tre anni fa, un’eccellenza - concludono dalla Rete 10 dicembre - auspicando che l'amministrazione regionale interloquisca e si confronti preventivamente con le associazioni che difendono i diritti dei cittadini e dei consumatori”.
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