L’Aula di Palazzo Cesaroni ha approvato all’unanimità dei presenti (11) una mozione del consigliere Andrea Fora (Patto civico), e sottoscritta da tutti i consiglieri regionali in Aula, che impegna la Giunta regionale ad attivarsi per il “Sostegno al sistema del credito cooperativo”.

Alla Giunta regionale viene chiesto, per quanto di competenza, di attivarsi affinché, “anche nell'ottica di combattere lo spopolamento dei territori più fragili, favorendo la presenza di servizi bancari, si colga l'occasione della revisione in atto del quadro normativo europeo per il recepimento nell'Unione Bancaria degli Accordi finali di Basilea plus per evidenziare l'opportunità di rivedere, a favore del sistema del credito cooperativo italiano, il quadro regolamentare bancario europeo, in particolare quanto previsto dal Regolamento (UE) n. 468/2014 della Banca Centrale Europea, allo scopo di prendere in considerazione, successivamente, la possibilità di riconoscere forme di proporzionalità che sostengano adeguatamente la natura mutualistica di cui all'articolo 45 della Costituzione italiana, oltre che le peculiarità che qualificano le BCC quali banche cooperative di comunità”. La Giunta regionale viene anche chiamata a “valutare l'opportunità di sollecitare un intervento unitario della Conferenza delle Regioni e del Comitato europeo delle Regioni, nei confronti del Governo italiano e del Parlamento europeo”.

Accolta una proposta emendativa al documento da parte del consigliere Valerio Mancini, anche in qualità di presidente della Commissione, che prevede di avviare una serie di audizioni in Commissione con Abi, Banca d’Italia, Fabi ed altre sigle sindacali del mondo bancario, Anci, Associazioni di categoria delle imprese.

Illustrando il suo atto di indirizzo, Fora ha rimarcato che “il credito cooperativo è una componente originale e fondamentale dell'industria bancaria italiana costituita da circa 250 banche locali, cooperative a mutualità prevalente che sono espressione, attraverso i propri soci, delle comunità di riferimento. Da oltre 135 anni queste realtà sono presenti sul territorio con diffusione capillare e svolgono un ruolo essenziale di sostegno all'economia reale in quanto banche di comunità, promuovendo la crescita e lo sviluppo sociale ed economico. 

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