La Regione Umbria ha emanato la dichiarazione di notevole interesse pubblico per la parte del territorio di Panicale a nord del capoluogo, che sarà quindi sottoposta a tutela e valorizzazione paesaggistica. Il provvedimento è stato approvato dalla Giunta regionale a conclusione del procedimento avviato nell’agosto scorso a seguito del parere favorevole dell’apposita Commissione, secondo l’iter previsto dal Codice dei beni culturali e del paesaggio. Insieme alla perimetrazione della zona oggetto di tutela, è stata approvata la disciplina delle prescrizioni d’uso che fissa i limiti e i riferimenti normativi per la realizzazione di nuove edificazioni, di eventuali impianti per fonti rinnovabili, infrastrutture per la mobilità, per la viabilità rurale, così come per la tutela della funzionalità idraulica del reticolo di bonifica e regolazione del deflusso delle acque del Trasimeno e la salvaguardia del paesaggio.

 

Ogni attività, sottolinea il rappresentante dell’Assessorato regionale all’Ambiente, sarà realizzata nel rispetto del valore paesaggistico dell’area che ricade in un contesto, quello intorno al lago Trasimeno, i cui valori ambientali e storico-culturali sono già stati riconosciuti dalla Regione Umbria, nel 1995, con l’istituzione del Parco regionale del Trasimeno.  

 

   Nel provvedimento sono state accolte parzialmente alcune delle osservazioni pervenute al Servizio Valorizzazione del territorio e tutela del paesaggio della Regione Umbria. La dichiarazione di notevole interesse pubblico e la relativa disciplina d’uso per il territorio a nord di Panicale, si rileva, costituiscono parte integrante della pianificazione paesaggistica che la Regione sta predisponendo e non potranno essere eliminati o modificati nella redazione o nella revisione del Piano paesaggistico regionale.

 

L’atto integrale sarà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana, sul Bollettino ufficiale e sul sito istituzionale della Regione Umbria; la delibera sarà inoltre trasmessa al Comune di Panicale, presso i cui uffici dovrà essere a disposizione dei cittadini, e alla Direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici dell’Umbria, alla Soprintendenza per i beni architettonici e il paesaggio dell’Umbria, alla Provincia di Perugia e al Comitato tecnico paritetico per la formazione del Piano paesaggistico.         
 

Condividi