Regione, soldi e Corte dei Conti
“Quanto accaduto oggi in occasione del giudizio di parifica della Corte dei Conti sul Rendiconto generale del Bilancio regionale, rappresenta un fatto gravissimo che non è mai successo nella storia del regionalismo umbro. La mancata parifica, ed il ‘goffo’ ritiro del disegno di legge relativo al Rendiconto generale del Bilancio regionale, dovuto ai gravi rilievi della Corte dei Conti, al di là del merito, certifica il fallimento del governo regionale, che si è dimostrato incapace e dannoso non solo sui temi della sanità e delle politiche economiche ma anche della finanza pubblica”, lo scrivono in una nota congiunta i consiglieri del Partito democratico: Fabio Paparelli (portavoce minoranza), Michele Bettarelli, Tommaso Bori e Simona Meloni; Thomas De Luca (M5S) e Donatella Porzi e Vincenzo Bianconi (Gruppo Misto).
“Al di là della sostanza giuridica – scrivono i sette esponenti dell’opposizione - questo episodio rappresenta una macchia nera che segna questa legislatura ed è da considerare come l’ennesima dimostrazione di inadeguatezza della destra. Una destra – commentano - che sta smantellando progressivamente i servizi e le prestazioni della sanità pubblica regionale, a partire dalle liste d’attesa”.
“Tale fattispecie – aggiungono - avrà anche conseguenze dirette in termini di limitazioni di bilancio che, tra le altre, andranno a precludere le assunzioni di personale, a porre limiti all'applicazione dell'avanzo e il divieto di riconoscere gli incentivi al personale sulle entrate. Questo fatto – concludono - attesta quindi il fallimento delle politiche di bilancio tali per cui la stessa Assessora regionale competente dovrebbe trarne le debite conseguenze”.
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