La Regione Umbria ha siglato nei giorni scorsi due verbali di accordi con i sindacati della sanità: il primo dei due con la dirigenza medica veterinaria sanitaria e delle professioni sanitarie, il secondo riferito al comparto. Entrambi i verbali di accordo sono passati al vaglio dell’esecutivo nell’ultima seduta e consentiranno agli operatori e ai professionisti della sanità di avere l’adeguamento economico così come previsto dal contratto nazionale di riferimento: lo rendono noto la presidente della Regione Donatella Tesei e l’assessore alla Salute, Luca Coletto.

  Il 15 luglio con l’unanimità delle sigle della dirigenza Area sanità, FP CGIL Medici e Dirigenti sanitari AAROI EMAC - ANAAO ASSOMED - COSMED – FASSID - CISL Medici - FVM - Federazione CIMO FESMED – CIMO UMBRIA – FESMED - UIL FPL Medici è stata firmata la prima parte del confronto regionale avviato il 9 aprile.

  “Si tratta – hanno evidenziato la presidente Tesei e l’assessore Coletto in condivisione con le sigle sindacali della Dirigenza firmatarie - di un passo avanti importante che consentirà di avviare la contrattazione decentrata nelle 4 Aziende della regione garantendo uniformità di applicazione del nuovo CCNL 19-21 firmato il 23/01/24. La decisione condivisa di iniziare proprio dagli istituti contrattuali a carattere economico è stata presa dalla Regione - hanno aggiunto - per dare un’iniezione di fiducia ai dirigenti medici, veterinari, sanitari e delle professioni sanitarie che con abnegazione, garantiscono ogni giorno la salute ai cittadini”. Si tratta delle risorse stanziate per l’indennità di Pronto Soccorso, quantificabili in euro 1.512.000 come arretrati per gli anni 2022-2023 e in euro 1.566.000 a regime dal 2024, (al lordo degli oneri riflessi), che verranno erogati alle aziende su base proporzionale al numero di ore lavorate dai dirigenti medici incardinati in turni di Pronto Soccorso per come dichiarati dalle aziende sulla base dell’organizzazione interna.   Ma non solo: in continuità con gli accordi regionali già siglati per le annualità pregresse, saranno trasferite alle aziende anche per gli anni 2023 e 2024, le risorse economiche destinate a remunerare l’attività di certificazione INAIL e ad implementare i fondi per la retribuzione delle condizioni di lavoro e per le progressioni di carriera dei dirigenti.

  Inoltre, sono stati raggiunti altri due obiettivi: l’aggiornamento delle linee guida regionali per lo svolgimento dell’attività libero professionale e sono state delineate le linee di indirizzo alle Aziende per l’istituzione dei servizi di guardia e pronta disponibilità che consentiranno alle organizzazioni sindacali di partecipare attivamente all’organizzazione di tali servizi nel rispetto dell’equa distribuzione dei turni tra i componenti dell’equipe divisionale o interdivisionale.

  Nel documento è chiaramente indicato che dovrà essere prevista una guardia per Unità Operativa Complessa in presenza di posti letto sub intensivi a carattere multidisciplinare e questo a garanzia della sicurezza di cure per medici e cittadini.   Un passo importante che in prospettiva futura potrebbe garantire il reale adeguamento degli organici ai carichi di lavoro insieme all’accordo trovato sull’incremento della tariffa per le prestazioni aggiuntive, rispetto a quanto contrattualmente previsto nei limiti delle risorse previste dall'art. 1, comma 220 della Legge di Bilancio 2024 (L. 213/2023) per il triennio 2024-2026

  Nell’ambito del confronto tra Regione Umbria e rappresentanze sindacali del personale del comparto sanità CGIL – CISL - UIL - FIALS - NURSING UP e NURSIND è stato anche siglato, con l’unanimità delle sigle sindacali,  il Verbale di Confronto del 18 luglio 2024 riguardante l’approvazione delle linee generali di indirizzo attuative dell’art. 7, comma 1, lett. d) del CCNL 2019-2021 del Comparto sanità stipulato il 2 novembre 2022, in materia di prestazioni aggiuntive richieste al personale del ruolo sanitario da parte delle Aziende ed Enti del Servizio sanitario nazionale.  Sono stati definiti i criteri, la tariffa oraria ordinaria e l’incremento tariffario alla luce delle risorse previste per ciascuno degli anni 2024, 2025 e 2026 quantificate per la Regione Umbria in 1.192.000 euro per ciascuna annualità, importo da intendere come limite massimo di spesa per la ritariffazione delle prestazioni aggiuntive.

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