Regione. Monni: Inopportuno contratto collaborazione da 50 mila € per Eusebi
Il consigliere regionale Massimo Monni (Pdl) ha illustrato oggi nell'Aula di Palazzo Cesaroni l'interrogazione a risposta immediata (question time) sull'incarico “professionale individuale di collaborazione coordinata e coordinativa presso il Servizio II° Programmazione socio-sanitaria dell'assistenza di base e ospedaliera della
Direzione regionale salute conferito al dottor Paolo Eusebi”. Per Monni il professionista in questione avrebbe un incarico di collaborazione già dal 2008, ad un costo per le casse regionali di circa 50mila euro annui. Inoltre Eusebi avrebbe “recentemente ricoperto incarichi di Partito ed istituzionali nel Comune di Foligno nelle fila dei Ds-PD”.
L'assessore regionale alla sanità, Franco Tomassoni, ha risposto al consigliere regionale dell'opposizione rimarcato l'importanza della ricerca sui servizi sanitari nella valutazione degli interventi sanitari, riportando
che “le Regioni sanitariamente più avanzate si sono dotate di adeguate strutture organizzative, capaci di fare analisi complesse sulle realtà sanitarie che non si limitano a semplici questioni ragioneristiche. Questo
incarico rientra in questo ambito. Inoltre la decisione di affidare l'incarico a Paolo Eusebi nasce da un bando pubblico per il conferimento di una collaborazione che ha tenuto conto del curriculm scientifico dei partecipanti. Il fatto che il dottor Eusebi abbia già prestato opera presso la Regione Umbria ha costituito un merito per il candidato, così come previsto dalla normativa. Il professionista ha inoltre ottenuto importanti
riconoscimenti a livello regionale e nazionale, effettuando pubblicazioni scientifica in importanti riviste internazionali. La militanza in un partito – ha concluso Tomassoni - non può rappresentare motivo di esclusione, dato che si attuerebbe una discriminazione contraria alla nostra Costituzione”.
Replicando all'esponente dell'Esecutivo di Palazzo Donini, Monni ha lamentato che “la Giunta come al solito legge le relazioncine dei dirigenti, prive di risposte politiche. Non si mette in dubbio la legittimità quanto
l'opportunità dell'incarico conferito. Da alcune ricerche da me svolte risulta che di professionalità simili in Umbria ce ne sono a iosa e quando fate queste scelte seguite logiche clientelari. È vero che chi fa parte di
un partito può partecipare a tutti i bandi e le selezioni ma sarebbe opportuno che partecipasse a concorsi pubblici e non ad assegnazioni dirette. Se continuerete ad utilizzare questi sistemi i cittadini arriveranno anche qui con i forconi”.
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