REGIONE LINEE GUIDA PER L'ISTRUZIONE
La Terza commissione dell’Assemblea legislativa dell’Umbria, presieduta da Elena Proietti, ha approvato le “linee di indirizzo triennali 2024/2026 per il sistema integrato di educazione e istruzione per l’infanzia fino a sei anni di età”. Relatore in Aula sarà la stessa presidente Proietti.
Le linee di indirizzo attuano la legge regionale ‘13/2023’ con la quale la Regione sostiene il sistema dei servizi integrati all’infanzia fino a sei anni di età. In questo modo si vuole governare e consolidare quel processo di integrazione, avviato in via sperimentale a partire dal 2018, tra i sistemi socioeducativi per la prima infanzia, fino a tre anni di età, e la scuola dell’infanzia, con cui si avvia il primo ciclo di istruzione. Si tratta di un approccio fortemente innovativo che promuove l’integrazione tra due sistemi tradizionalmente separati tra loro e con riferimenti istituzionali diversi. Le linee guida individuano come obiettivi e strategie lo sviluppo e la qualificazione dell’offerta dei servizi, i livelli essenziali di qualità e di organizzazione dei servizi, la partecipazione attiva ed informata delle famiglie, l’accompagnamento all’accreditamento dei servizi, la formazione del personale educatore e insegnante, la promozione dei poli per l’infanzia. In questo processo proprio lo sviluppo dei poli per l’infanzia rappresenterà un’esperienza simbolo dell’integrazione tra le due tipologie di servizi, destinata a maturare le buone pratiche sperimentate, arrivando a contaminare l’intero sistema territoriale dei servizi, pur nel rispetto delle singole specificità territoriali.
Prima dell’approvazione dell’atto, i commissari hanno ascoltato in audizione i rappresentanti dei soggetti interessati al sistema integrato di istruzione per l’infanzia. In particolare sono intervenuti gli uffici della Giunta regionale e dell’Ufficio scolastico regionale, i rappresentanti del Consiglio delle autonomie locali, dell’Università degli studi di Perugia, e dei sindacati, in particolare Cgil e Snasl. Presenti anche i coordinatori pedagogici di diversi comuni dell’Umbria, i rappresentanti dell’Usl Umbria1 e delle associazioni delle scuole paritarie umbre. Dagli interventi è emerso un sostanziale apprezzamento per le linee guida e per il processo di integrazione che si sta avviando. Sono anche stati sottolineati alcuni elementi su cui concentrare l’interesse in questa fase, a partire dal calo degli alunni per la fascia 0-6 dovuto alla crisi demografica che sta colpendo l’Umbria e non solo. È stata poi ricordata la grande attenzione che deve essere data alla formazione per il personale e alle risorse ad essa dedicate, ma anche l’importanza di attivare il centro di documentazione regionale come luogo per favorire la partecipazione. Da più parti è stata rilevata la necessità di avere quanto prima i regolamenti attuativi della legge, così da poter mettere a terra concretamente l’integrazione. Grande attenzione, poi, all’inclusione scolastica, alla disabilità e ai bisogni educativi speciali, visto che per la prima volta viene inserito il supporto anche per la fascia 0-3. Inoltre sono state rimarcate le difficoltà di raccordo tra le due fasce, visto che i nidi sono principalmente gestiti dal privato, mentre l’infanzia dalla scuola statale. Di conseguenza le regole interne per il personale sono diverse, rendendo complessa quella continuità che sarebbe auspicabile in questo percorso.
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