“La Giunta regionale interviene per sbloccare la situazione che rischiava di vanificare l’importante intervento di rigenerazione urbana dell’area Ex Officine Piccini, in corso Garibaldi a Perugia, con un provvedimento mirato a facilitare la locazione degli alloggi che sono stati realizzati in cofinanziamento dalla Regione e, in qualità di proprietario, dal Nobile Collegio della Mercanzia, al fine di contribuire al più ampio progetto di riqualificazione edilizia e urbana e alla rivitalizzazione del quartiere di Porta Sant’Angelo in cui si colloca l’ex stabilimento”. È quanto afferma l’assessore alle Politiche della Casa, Enrico Melasecche.

  “Dopo il completamento del recupero, effettuato nell’ambito del Programma Urbano Complesso (Puc) del Comune di Perugia, il Nobile Collegio della Mercanzia – spiega l’assessore - ha più volte rappresentato che la locazione non è andata a buon fine a causa delle notevoli difficoltà riscontrate e attribuibili ai criteri e requisiti obbligatori, stabiliti dal Piano triennale di edilizia residenziale pubblica per l’assegnazione di quegli alloggi, destinati alla locazione permanente a canone concordato. Un danno soprattutto per il mancato raggiungimento degli obiettivi del progetto: dare risposte alle crescenti esigenze abitative e riportare abitanti e qualità della vita in un quartiere caratterizzato dalla vicinanza delle sedi universitarie, con una forte domanda di alloggi da parte degli studenti”.

   “È grazie alla riforma della legge regionale in materia di edilizia residenziale sociale – evidenzia Melasecche -, con legge regionale 15/2021, che abbiamo fortemente voluto anche per garantire una maggiore equità sociale, che oggi si può scrivere una nuova pagina: alla luce delle novità introdotte dalla nuova Legge regionale, la Giunta regionale ha stabilito che quegli alloggi potranno essere assegnati a particolari categorie di locatari, in considerazione delle peculiari esigenze abitative del territorio, e in deroga ai requisiti dell’accesso alla locazione permanente”.

  “Sono tre i requisiti – sottolinea - ai quali, conseguentemente, il Nobile Collegio della Mercanzia è stato autorizzato a derogare per concedere in locazione gli alloggi: il reddito del nucleo familiare aspirante alla locazione, che era previsto in 36.000 euro convenzionali, e che rappresentava il principale ostacolo, la residenza anagrafica o attività lavorativa stabile esclusiva e principale nell’ambito del territorio regionale, non possedere immobili adeguati nel territorio nazionale”.

   “Abbiamo, infine, stabilito – conclude l’assessore regionale Melasecche - che, considerato l’obiettivo della  massima efficacia dell’intervento di rigenerazione urbana, nella locazione degli alloggi si deve assicurare la priorità a quanti vogliano venire ad abitarvi per esigenze legate alla mobilità lavorativa, specie se in ambito universitario, oppure per esigenze di studio, e ai nuclei familiari costituiti da giovani coppie, in special modo se con figli, un viatico al ripopolamento del quartiere”.

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