PERUGIA - Per la gestione delle sette aree naturali protette regionali e' stato firmato stamani a Perugia, nel salone d'onore di palazzo Donini, l'accordo di programma tra l'assessorato all'agricoltura della Regione Umbria e il dipartimento di scienze agrarie, alimentari e ambientali dell'Universita' degli studi di Perugia. Obiettivo, predisporre altrettanti Piani che non siano solo uno strumento di conservazione ambientale, ma anche di sviluppo dal punto di vista economico per la valorizzazione e la fruizione dei parchi regionali, sempre in un'ottica di sostenibilita'.
 

Ad illustrare le finalita' dell'accordo, in occasione della firma, l'assessore regionale all'agricoltura e aree protette, Fernanda Cecchini ("iniziativa dal valore simbolico e strategico" l'ha definita l'assessore), insieme al dirigente regionale servizio aree protette, Paolo Papa, al direttore del dipartimento di scienze agrarie, professor Francesco Tei, e al responsabile scientifico e coordinatore dell'Osservatorio per la biodiversita', professor Antonio Boggia.
 

La "scommessa" dichiarata durante l'incontro e' quella di realizzare i sette Piani di gestione entro il 2015, "visto soprattutto che - ha detto il dirigente Papa - questi arrivano a modificare Piani vecchi se si considera che i parchi sono nati del 1991".
 

Otto parchi in totale (compreso anche uno nazionale) considerati "eccellenze della regione" che l'assessore regionale ha descritto pure come "diversi dal punto di vista paesaggistico e dell'habitat".
 

L'accordo, in particolare, riguarda il completamento e l'aggiornamento dei Piani di gestione dei parchi regionali del Monte Cucco, del fiume Nera, del fiume Tevere, di Colfiorito, del Monte Subasio, del lago Trasimeno e dello Stina (Sistema territoriale di interesse naturalistico e ambientale) del Monte Peglia-Selva di Meana.
 

"E' molto importante - ha affermato la Cecchini - stare dentro la programmazione comunitaria con una Misura specifica del piano di sviluppo rurale, la 323, che consente di predisporre Piani per la valorizzazione di aree protette ma anche di fare interventi veri e propri, come ad esempio quello delle piste ciclabili che puntano a consentire una fruibilita' corretta delle aree".
 

Per l'assessore, dietro "c'e' un lavoro di redazione di Piani per far si' che i parchi siano sempre piu' fruibili dai cittadini e che le comunita' li vivano come un'opportunita' e non come un vincolo".
 

L'accordo di programma prevede un'intesa tra l'assessorato all'agricoltura e il dipartimento di scienze agrarie, che per l'assessore Cecchini "e' una collaborazione che da' valore aggiunto" alla predisposizione dei Piani. Grazie all'Universita' di Perugia, secondo quanto sottolineato durante la firma, verra'
infatti seguita tutta la parte legata allo studio socio-economico del sistema parchi, oltre a quella delle tipicita' e delle biodiversita', mentre a seguire gli aspetti urbanistici sara' il dipartimento di Ingegneria civile edile-Architettura ambientale dell'Universita' dell'Aquila.
 

"Riusciremo a fare la nostra parte - ha cosi' commentato il professor Tei - perche' fare sistema e' doveroso e come istituzione saremo sempre accanto alla Regione ogni volta ci sara' bisogno di un apporto scientifico e culturale".
 

Il responsabile scientifico Boggia ha infine concluso: "L'Umbria e' tra le prime regioni in Europa per le modalita' di gestione e conservazione delle biodiversita', alle quali ora si aggiungono anche quelle riferite ai parchi".

 

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