PERUGIA - Le aspettative di Confcommercio dell'Umbria sul programma di legislatura della giunta regionale e sul Dap 2011-2013 e gli impegni che intende assumere su questo versante sono raccolti in un lungo e articolato documento che la stessa associazione ha presentato stamani nell'incontro sull'Alleanza per lo sviluppo organizzato dalla Regione.

Confcommercio ribadisce ''la necessita' di superare la pratica della pre-adozione degli atti che ha caratterizzato la passata concertazione, impedendo di fatto che le parti sociali si ritagliassero un ruolo in sede di partecipazione''.

Per Confcommercio, inoltre, la ''norma organica sul commercio dovra' configurarsi, piu' che come una legge di principi statica, come uno strumento dinamico che supporti lo sviluppo del settore''.

Il documento elenca quindi le forme di abusivismo piu' ricorrenti (macellazioni private abusive, vendite abusive su aree pubbliche, agriturismi abusivi, sagre abusive, circoli privati abusivi, spacci aziendali abusivi, falsi industriali ed artigiani, catering abusivo e ristorazione privata a pagamento, abusivismo nell'organizzazione di viaggi, locali da ballo, da intrattenimento e spettacolo abusivi) rispetto alle quali, da anni, Confcommercio ''chiede che vengano emanati provvedimenti veramente efficaci, anche con atti normativi specifici e sistemi sanzionatori che dipendano da un sistema di controllo centralizzato e non localistico''.

Per l'associazione economica, ''occorre pensare il centro storico non in soli termini di riqualificazione edilizia o solo come un attrattore turistico ma come mix di funzioni. La Regione dovrebbe indirizzare in questo senso i Comuni nella redazione dei quadri strategici di valorizzazione, prevedere finanziamenti in favore delle imprese che installano sistemi di sicurezza, puntare sulla costituzione dei centri commerciali naturali e sul loro potenziamento''.

Per il turismo, ''occorre passare da una visione di 'comparto turismo' ad una piu' ampia di 'sistema turismo'. La Regione deve assumere, con sempre maggior forza, la governance della politica turistica regionale, anche per razionalizzare iniziative e spese promozionali. Occorre puntare su un grande progetto regionale di promo-commercializzazione''.

Poi per Confcommercio, ''la riforma di Gepafin versa in un'impasse che non e' piu' ulteriormente procrastinabile. Confcommercio ed i propri confidi sono pronti a valutare ogni proposta di coinvolgimento'', mentre ''sulla riforma delle comunita' montane e degli Ati, Confcommercio plaude all'iniziativa del Governo regionale di incidere sulla riduzione degli oneri e dei costi amministrativi, ma chiede che le funzioni delle nascenti unioni dei Comuni possano essere raccordate con quelle dei Comuni in tema di commercio ed urbanistica.

Sulle risorse economiche destinate ai settori del terziario, il giudizio di Confcommercio ''e' di insufficienza rispetto al gap che permane nei confronti di altri settori'', mentre per le infrastrutture ''urge concentrare gli sforzi sul completamento del tratto stradale Perugia-Ancona, il completamento del nodo viario di Perugia, l'ampliamento, ammodernamento ed efficientamento dell'aeroporto di Sant' Egidio, l'aggancio all'alta velocita' attraverso il collegamento ferroviario nel tratto Perugia-Arezzo-Firenze, il completamento del tratto stradale Orte-Civitavecchia, la realizzazione del tratto Terni-Spoleto (passante Somma) e l'ammodernamento della E78''.

 

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