Regione. Differenziata. Su sanzioni a inadempienti saranno ascoltati i Comuni
Il regolamento regionale predisposto dalla Giunta, per applicare le sanzioni previste dal Piano rifiuti per i comuni in ritardo sulle quote di raccolta differenziata, verrà approvato dalla seconda Commissione consiliare nella seduta convocata per il 9 novembre; ma prima del voto saranno ascoltati i rappresentanti dei Comuni umbri. Lo ha deciso la stessa Commissione, presieduta da Gianfranco Chiacchieroni facendo propria la richiesta del capogruppo del Pdl, Raffaele Nevi, dopo i chiarimenti forniti sul provvedimento dall'assessore Silvano Rometti. Rometti ha spiegato che le sanzioni previste per i comuni: dai due ai cinque euro per ogni tonnellata di rifiuti che si discosta dalle percentuali fissate dal Piano rifiuti, sono un provvedimento necessario che si doveva adottare da tempo che ora decolla allo scopo di incentivare i virtuosi e sollecitare
quelli ancora lontani dall'obiettivo.
Rometti ha comunque detto che i dati relativi a settembre 2011 dimostrano che la differenziata ha fatto un grande passo in avanti e che la Giunta sta concentrando i suoi sforzi sopratutto sui 19 comuni umbri con più di 10mila abitanti sui quali si concentra l'80 per cento delle famiglie. Ha anche precisato che i criteri di calcolo della differenziata adottati dall'Umbria sono quelli previsti dalla legge e possono apparire penalizzanti, proprio perché rispetto ad altre Regioni non sommano nella percentuale di differenziata voci improprie come gli ingombranti o la spazzatura.
Nel chiedere l'audizione dei comuni, Raffaele Nevi capogruppo Pdl ha detto, “si tratta di capire dai diretti interessati se ci sono difficoltà o suggerimenti da dare rispetto alla proposta di regolamento”. Dubbi sulla volontà effettiva di alcuni comuni umbri a perseguire le percentuali di differenziata previste li ha sollevati Massimo Mantovani (Pdl) che ha citato segnalazioni pervenutegli avute sul possibile disinteresse di alcuni comuni ad incentivare realmente la differenziata, anche perché, ha aggiunto Mantovani, “si opera in una situazione di sostanziale monopolio che di fatto non stimola certo la raccolta differenziata”.
D'accordo con il regolamento si è dichiarato Luca Barberini (Pd) che ha proposto di non applicare il regolamento in modo retroattivo sul 2011 , ma di farlo decorrere dal prossimo anno per dare ai comuni la possibilità di prevederne gli effetti negativi.
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