PERUGIA - Il consiglio regionale ha approvato a maggioranza la proposta di legge a sostegno dei Gasp, i gruppi di acquisto solidale e popolare: 18 i favorevoli, 9 i contrari e due gli astenuti.

“Siamo molto soddisfatti per una approvazione che ci ripaga di un lavoro paziente e tenace. Con la legge varata oggi dal Consiglio regionale l’Umbria è la prima Regione in Italia a dotarsi di una normativa che riconosce, tutela e incentiva i Gruppi di acquisto solidali e che allo stesso tempo valorizza il consumo responsabile e incentiva le produzioni locali, a filiera corta e di qualità. Si tratta di un grande risultato per tutta la nostra regione”. Così il capogruppo dell'Italia dei valori in Consiglio regionale (e primo firmatario della legge), Oliviero Dottorini, ha commentato l'esito positivo della proposta sui Gruppi di acquisto popolare e solidale.

“Siamo riusciti – evidenzia Dottorini - a portare a compimento un iter che è stato complesso, faticoso e osteggiato in maniera strumentale da una destra abituata ormai a un'opposizione coreografica e senza costrutto. È un risultato importante - ha aggiunto il consigliere Idv - che permette all’Umbria di dotarsi di uno strumento utile sia per andare incontro alle esigenze delle famiglie, che chiedono prodotti di qualità a costi contenuti, sia per valorizzare le piccole e medie imprese agricole, per lo più a conduzione familiare, che operano e vivono sul territorio regionale, preservandone l'identità e la sopravvivenza e contribuendo così al loro mantenimento sul territorio. La legge cerca di mettere in collegamento le famiglie che si trovano ogni giorno a fare i conti con budget più ridotti con gli agricoltori locali che magari fanno buone produzioni, a volte biologiche, ma poi devono venderle a prezzi stracciati e non remunerativi sui canali della grande distribuzione".


“Che si tratta di una legge all’avanguardia – aggiunge il consigliere regionale - lo dimostra anche il fatto che diversi consiglieri regionali di altre regioni italiane hanno richiesto il nostro testo per riproporlo nelle proprie assemblee legislative. In alcuni casi, come ad esempio quello della Calabria, su questo testo si è trovata una larga convergenza, tanto che si prospetta un’approvazione all’unanimità, con il sostegno quindi anche del centrodestra. Non è purtroppo il caso dell’Umbria, dove evidentemente si preferisce dar vita a un’opposizione coreografica piuttosto che cogliere l’opportunità di una risposta, parziale ma concreta, alla crisi delle famiglie e delle piccole imprese”.


“Forse non risolverà in toto gli enormi problemi dell’agricoltura umbra – conclude il capogruppo Idv -, ma questa legge può contribuire a conciliare la necessità di un reddito maggiore per chi produce in Umbria e la grande richiesta di chi, in tempi di mozzarelle blu e uova alla diossina, comincia a prestare più attenzione a cosa mette giornalmente nel suo piatto".
 

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