Regione/ In Commissione la gestione del patrimonio per il triennio 2011-2013
PERUGIA - Il Programma di politica patrimoniale per il triennio 2011/2013, presentato ieri in Prima Commissione dall'assessore Franco Tomassoni, dovra' essere modificato in base ai rilievi avanzati dai consiglieri regionali Oliviero Dottorini, Andrea Lignani, Damiano Stufara e Renato Locchi, per poi essere discusso e approvato subito dopo la sessione di Bilancio.
Durante la seduta dell'organismo sono infatti emerse - riferisce Palazzo Cesaroni - alcune criticita' relativamente ai beni del cosiddetto ''lascito Franchetti'', tutti ricadenti nel territorio di Citta' di Castello, che secondo i consiglieri Dottorini (Idv) e Lignani Marchesani (Pdl) non devono essere ricompresi nell'elenco degli edifici e dei terreni da vendere.
A questo proposito il presidente Dottorini ha presentato quattro emendamenti con cui si chiede che l'ex-scuola di Rovigliano, il campeggio La Montesca, il magazzino di via Tancredi e il magazzino di via Pinchitorzi rimangano inalienabili e con destinazione di uso pubblico. L'assessore Tomassoni ha dichiarato la disponibilita' della Giunta ad accogliere tali emendamenti rimandando a dopo le elezioni amministrative (che interesseranno anche Citta' di Castello) le scelte per valorizzare i beni del 'lascito Franchetti'.
Per Damiano Stufara (Prc) e' la parte relativa agli uffici ternani del Consiglio regionale a dover essere meglio delineata, escludendo la possibilita' di un loro smantellamento. Infine il capogruppo del Pd, Locchi, ha evidenziato la necessita' di chiarire in modo esaustivo quali sono le intenzioni della Giunta in relazione al completamento dello ''Steccone'', il palazzo realizzato solo parzialmente nella zona di Fontivegge, a Perugia, che avrebbe dovuto ospitare tutte gli uffici della Regione Umbria.
Andrea Lignani Marchesani ha preannunciato il voto contrario del Pdl sul documento: ''la gestione del patrimonio regionale ha bisogno di un salto di qualita', di maggiore chiarezza sull'uso dei beni, sugli affitti e sui canoni riscossi dalla Regione. La scelta di vendere terreni e costruzioni ai consorzi, invece di alienarli singolarmente, non ha prodotto i risultati attesi ed e' quindi opportuno rivederla''.
Riguardo al Programma di politica patrimoniale, l'assessore Tomassoni ha spiegato che ha lo scopo di valorizzare le proprieta' regionali, alienando strutture e terreni non necessari. ''Si tratta di uno strumento dinamico - ha spiegato - teso alla ottimizzazione della gestione del patrimonio immobiliare regionale prevedendo anche l'individuazione di asset patrimoniali specifici, elaborando piu' progetti coordinati di valorizzazione, che tengano conto delle aspettative del mercato e delle opportunita' da questo offerte, realizzando una 'vetrina immobiliare' visibile e con contenuti che attraggano l'attenzione degli operatori del settore e del mercato in genere. Si rende dunque necessario rivedere la politica delle alienazioni e valorizzazioni sul territorio regionale anche avvalendosi di un advisor di provata esperienza nazionale e internazionale, da selezionare mediante procedure ad evidenza pubblica, in grado di definire, promuovere e supportare strategie di mercato specifiche in relazione anche alla particolare tipologia dei beni e alla situazione di stagnazione del mercato che dura da due anni''.
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