PERUGIA – “E’ stato per noi un incontro molto positivo, e anche istruttivo, quello con i componenti della Commissione Sanità della Regione dell’Umbria che abbiamo incontrato ieri. Nella giornata di oggi, invece, abbiamo incontrato i rappresentanti di Arpa e Usl, ma di questo daremo comunicazione agli organi di informazione e all’opinione pubblica nella giornata di domani”: questa la premessa ad una nota diramata questa sera dal Comitato Calzolaro Trestina Altotevere con il quale si  esprime “un ringraziamento non formale al Presidente della Commissione Sanità Attilio Solinas, ai consiglieri di tutti i gruppi istituzionali, Maria Grazia Carbonari, Carla Casciari, Sergio De Vincenzi, Marco Vinicio Guasticchi, Valerio Mancini, Claudio Ricci, Silvano Rometti e Marco Squarta per avere ascoltato le nostre preoccupazioni e proposte, per averci dato consigli preziosi e per aver formulato valutazioni serie e rigorose sotto il profilo giuridico-istituzionale e ambientale che per noi sono preziose e delle quali terremo conto”.

Il Comitato – si afferma - ha fornito alla Commissione tutta la documentazione relativa alla Conferenza dei servizi sulle autorizzazioni allo smaltimento nell’area di Calzolaro/Trestina la cui prima riunione si è tenuta nei giorni scorsi. “Un incontro rispetto al quale abbiamo formulato tutto il negativo possibile, sia per le modalità di convocazione, che vedeva la incomprensibile presenza di ditte concorrenti (Sogepu, Gesenu ecc) ma che non vedeva coinvolte le popolazioni locali che pure sono le più direttamente interessate”.

“Abbiamo fatto notare – prosegue la nota - l’assenza più vistosa a questa conferenza dei Servizi, cioè quella di AURI (Autorità Regionale che si occupa dei Rifiuti), e al tempo stesso evidenziato i pareri di Arpa e Usl che, assieme a quello particolarmente chiaro e condivisibile del Comune di Umbertide, impongono ai funzionari della Conferenza di Servizi di tenere conto di un quadro segnato da una situazione ambientalmente e umanamente ‘insopportabile’”.

Per il Comitato la Conferenza dei Servizi fatta in questa forma “si configura non come il giusto percorso amministrativo per valutare norme e contesti, ma semplicemente la scorciatoia per acquisire pareri rapidamente, saltando tutti gli uffici, la Regione ed i Comuni. E alla politica serve per spacciare le autorizzazioni come dovuta prassi tecnica e non come scelta sociale, ambientale e politica della Giunta Regionale. In questo modo, facendo un esempio e usando una metafora comprensibile, “il mandante del crimine non lascia impronte digitali”.

“Non consentiremo questo bluff”, affermano ancora dal Comitato. “Siamo motivatamente preoccupati dall’aver appreso che chi ha rilasciato la gran parte dei permessi sia indagato per inquinamento ambientale, traffico e gestione illecita di rifiuti” nell’ambito della maxi inchiesta “Spazzatura d’oro connection”. Così come chiediamo che i funzionari che hanno istruito le pratiche e organizzato in questa forma la Conferenza di Servizi facciano un passo indietro e ci consentano di riaprire una fase istruttoria trasparente e rigorosa, coinvolgendo tutti i soggetti “portatori di interessi” ( come dice la legge).

“Oggi – si legge ancora nel comunicato stampa - siamo in presenza di un contenzioso ambientale che, in un domani molto prossimo, può degenerare in un conflitto sociale molto pesante del quale tutti  coloro che concorreranno determinarlo, la politica, la Regione, le Società Partecipate, i privati dovranno assumersi fino in fondo le responsabilità.

Ormai la insostenibilità della situazione a Calzolaro/Trestina è chiara e riconosciuta da tutti, analogamente a diverse altre nella regione. E’ riconosciuta dall’Arpa e dalla Usl, come dai gruppi consiliari della Regione e da quelli dei Comuni di Città di Castello e di Umbertide. E’ tempo del dialogo positivo, dell’assunzione di responsabilità nella ricerca di soluzioni condivise. L’audizione con la Commissione Sanità ha dimostrato che questo è non solo doveroso ma possibile. Nessuno ha la bacchetta magica per risolvere problematiche complesse – lo sappiamo. Ma nessuno pensi di scaricare i costi di scelte sbagliate o di speculazioni privatistiche sulle popolazioni innocenti senza dover fronteggiare reazioni proporzionate al danno ed ai rischi. La Giunta Regionale si convinca, non si vince mai, MAI, senza o contro le popolazioni locali che difendono il diritto alla salute propria, dei propri figli e dell’ambiente nel quale sono nati e cresciuti”.

Per ultimo il Comitato auspica vivamente “che possa concretamente realizzarsi l’intenzione, unitariamente prospettata da Consiglieri di tutti gli schieramenti del Consiglio Regionale, di portare in discussione e approvazione nella seduta di martedì prossimo una risoluzione congiunta che apra la prospettiva ad una soluzione positiva sul tema dello smaltimento dei rifiuti nell’Altotevere Sud”.

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