PERUGIA – Torna alla ribalta in Umbria il prestito d’onore per quelle persone che si trovano ad affrontare un problema improvviso e che con il loro reddito non sarebbero in grado di affrontarlo.
Un sì unanime della Terza Commissione consiliare, presieduta da Massimo Buconi, alla proposta di Regolamento predisposta dalla Giunta, in applicazione della legge regionale “25/2007”, per erogare prestiti sociali d'onore nella misura massima di 5.000 euro rimborsabili in cinque anni, a cittadini residenti in Umbria. La Commissione, chiamata solo ad esprimere un parere su un atto di competenza dell'esecutivo, ha accompagnato il proprio voto con una raccomandazione alla Giunta regionale affinché valuti la possibilità di estendere l'accesso al prestito, oltre che alle situazioni di decesso di un membro del nucleo
familiare previsto all'articolo 2, anche a situazioni di particolare disagio conseguenti a malattie gravi che si verifichino all'interno del singolo nucleo familiare. Il prestito sociale di 5mila euro prevedono una serie di casi ammissibili: nascita o adozione di un figlio; ricongiungimento familiare; decesso di un membro del
nucleo familiare risultante dallo stato anagrafico di famiglia; spese per scomposizione familiare, quali separazione, divorzio o trasferimento di un membro; traslochi e stipula di contratti di affitto; istruzione primaria, secondaria ed universitaria dei figli; spese di formazione ed aggiornamento
professionale. Altro requisito per poter presentare le domande (ogni sei mesi all'Ufficio della cittadinanza del Comune di residenza) riguarda il reddito individuale accertato con l'Isee, familiare che dovrà essere
ricompreso nella fascia 5-17mila euro. In commissione si è chiesto inoltre di poter estendere il risarcimento del prestito d’onore oltre i 5 anni per quegli studenti universitari che hanno corsi di laurea più lunghi. Si chiede almeno fino al raggiungimento della laurea.
 

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