Regione/ Approvato in Commissione il Piano della qualità dell’aria della Giunta
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PERUGIA - “Un Piano consapevole, discusso con i Comuni, che dà la giusta direzione di marcia tenendo conto dei risultati prodotti dal precedente. Vengono fatte scelte strategiche su qualità ambientale, sostenibilità e riavvio dell'economia, obiettivi da raggiungere attraverso interventi strutturali mirati al raggiungimento degli obiettivi, scaglionati fino al 2020”. Così l'assessore regionale all'Ambiente, Silvano Rometti a margine dell'approvazione (voto contrario dei commissari Nevi-FI e Mantovani-Ncd, e non partecipazione al voto di Goracci-Comunista umbro) del nuovo Piano regionale dell'aria 2014-2020 da parte della Seconda Commissione consiliare presieduta da Gianfranco Chiacchieroni.
Attraverso un emendamento proposto dallo stesso assessore, auspicato comunque da diversi componenti la Commissione, al documento che verrà votato dall'Aula sarà allegata una dichiarazione di impegno da parte della Giunta regionale di predisporre un disegno di legge all'interno del quale verranno previsti obblighi e sanzioni circa l'attuazione del Piano stesso.
Il documento, predisposto dalla Giunta regionale, è arrivato al voto dell'organismo di Palazzo Cesaroni dopo le audizioni della settimana scorsa di soggetti istituzionali ed associativi. Relatori in Aula saranno, per la maggioranza Gianfranco Chiacchieroni, per la minoranza Massimo Mantovani.
Sostanzialmente, le strategie e gli interventi previsti e contenuti nel Piano regionale della Qualità dell'aria riguardano: il miglioramento della qualità dell'aria già dal 2015 che passi attraverso interventi sul traffico urbano; la chiusura progressiva al traffico pesante nelle aree urbane di Perugia, Terni, Foligno e Corciano; il passaggio a nuovi sistemi di riscaldamento ad alta efficienza al posto di caminetti e stufe tradizionali alimentate a legna.
Soddisfazione del presidente Chiacchieroni, che, dopo aver definito “importante” l'atto approvato ha comunque rimarcato come, per la sua completa attuazione, saranno “necessari contributi anche di provenienza europea, oltre che nazionali. Esiste fortunatamente una comunità regionale particolarmente sensibile alla questione e che sta apprezzando ogni iniziativa utile al miglioramento della qualità dell'aria”.
Il voto contrario dei due commissari presenti del centrodestra, Raffaele Nevi (FI) e Massimo Mantovani (Ncd) è stato spiegato da quest'ultimo: “Pur consapevoli che ci troviamo di fronte ad un problema di formidabili dimensioni e da risolvere – ha spiegato -, ci sono situazioni provenienti dal passato, che riguardano sia la pianificazione industriale che quella urbana, che rendono un intervento immediato assai difficile. Condivisibili le finalità del nuovo Piano, che però non contiene misure efficaci per conseguire realmente gli obiettivi. Per questo abbiamo chiesto una integrazione da parte della Giunta che possa permettere di capire meglio, con quali incentivi ed anche con quali interventi sanzionatori si potrà intervenire per dare concreta credibilità al percorso futuro. Servono investimenti da parte della Regione, perché lasciare i Comuni da soli, e in un momento come questo dove non possono sforare in alcun modo il Patto di stabilità e quindi non poter accendere nuovi mutui per interventi strutturali, è chiaro che non si potranno mettere in atto piani del traffico risolutivi. Tuttavia se l'atto arriverà in Aula con indicazioni chiare in questo senso, il nostro voto potrà anche essere modificato”.
Diversi i commissari intervenuti nel corso della seduta.
Orfeo Goracci (Comunista umbro): “Condivisibile l'impostazione del documento e gli interventi previsti per migliorare la qualità dell'aria. Ma sono necessarie scelte, in primo luogo, mondiali o quantomeno politiche governative precise. Purtroppo, chi più chi meno, siamo figli di una cultura che bada poco all'ambiente. Scelte urbanistiche sbagliate e scelte economiche hanno portato traffico giornaliero in punti particolari delle città. La scelta di trasformare la E45 in autostrada non aiuterà certamente l'ambiente. Sarebbero necessarie scelte chiare che vadano nella stessa direzione degli intenti. Le politiche dovrebbero essere sempre conseguenti agli obiettivi”.
Manlio Mariotti (Pd): “Provvedimento importante e complesso. Si tratta di un modello di organizzazione e produttivo, una ristrutturazione degli stili di vita delle nostre realtà. Sono condivisibili le linee di intervento previste nel Piano. Importante è però capire con quali strumenti e risorse si ritiene di accompagnare il percorso delineato nel documento. Un passaggio delicato è rappresentato dalla gestione della ristrutturazione dei comportamenti delle nostre comunità all'interno della crisi in atto. È auspicabile una riprogettazione integrata di tutti gli interventi da mettere in campo, stabilendo attentamente le priorità strategiche”.
Raffaele Nevi (FI): “Salvaguardare la qualità dell'aria è assolutamente prioritario. Ci sono parti del territorio regionale che hanno più problemi degli altri, tra cui Terni. Il mondo imprenditoriale e dell'industria è già sottoposto a vincoli più stringenti rispetto a quelli dettati da normative nazionali. Ad oggi manca un'analisi dei risultati prodotti dal precedente Piano. Manca un progetto serio di comunicazione verso i cittadini. Gli obiettivi di questo documento non sono legati ad una previsione chiara. Si faccia partire proprio da Terni un monitoraggio, ad esempio, con una strumentazione adeguata, sui cattivi odori che invadono alcune parti della città. I cittadini hanno bisogno di essere informati senza bugie sulla qualità dell'ambiente in cui vivono. Obiettivo importante è quello di rendere le nostre città migliori dal punto di vista paesaggistico e della qualità dell'aria, magari abbattendo anche meno alberi. Per quanto riguarda i Piani del traffico predisposti dai Comuni, con la previsione della chiusura delle Ztl (Zone a traffico limitato) spesso si tratta di follie assolute che danno adito a sollevazioni vere e proprie da parte dei commercianti. Intorno alle Ztl vanno previsti parcheggi, altrimenti la vita commerciale di una città viene distrutta. La Regione aiuti i Comuni nella progettazione di questo tipo di infrastrutture. Un Piano serio deve indicare dove vanno a finire le risorse e per fare cosa. Sarebbe auspicabile predisporre incentivi anche per la rottamazione di vecchie auto inquinanti”.
Paolo Brutti (Idv): “È stato fatto un lavoro importante e di qualità, ma vanno individuati meglio gli obiettivi e soprattutto le risorse necessarie per conseguirli. È auspicabile dare vita ad approfonditi studi delle situazioni a cui far seguire una strumentazione normativa che renda obbligatorio il raggiungimento degli obiettivi individuati per la buona qualità dell'aria. Bene la previsione di limiti al traffico pesante all'interno dei centri urbani, ma questo non può paralizzare le attività produttive che vi hanno sede. Sono necessari programmi chiari, interventi mirati che garantiscano risultati reali. Il mio auspicio è che attraverso l'approvazione di questo Piano si possano anche dare risposte rassicuranti ai cittadini di Arrone preoccupati per l'attivazione di una centrale a biomasse nel loro territorio”.
Per l'assessore Rometti, “è stato approvato un importante atto di programmazione. In una regione come la nostra che ha sposato la crescita sostenibile, uno sviluppo equilibrato e rispettoso dell'ambiente, l'elemento aria rappresenta una priorità assoluta. Attraverso il nuovo Piano vengono definite una serie di azioni in un quadro organico che riguardano il trasporto e il riscaldamento domestico. Per quanto riguarda le attività produttive, con l'introduzione delle autorizzazioni legate alla Valutazione di impatto ambientale (Via) siamo già intervenuti e con ottimi risultati. È chiaro – ha concluso - che vanno messe in campo regole chiare, strumenti e investimenti infrastrutturali. In questo modo il Piano diventa una cornice programmatoria importantissima di riferimento regionale”.
SCHEDA:
TIPOLOGIE DI AZIONE:
Riduzione del traffico urbano: le misure sono previste nelle aree urbane di Perugia, Corciano, Terni e Foligno. Obiettii: ridurre ogni cinque anni il 6 per cento dei veicoli che circolano in città. Riduzione del 15 per cento del traffico nella Valle umbra tramite il potenziamento del trasporto di passeggeri su ferrovia nella linea Perugia, Foligno, Spoleto. La quota di spostamento passeggeri prevista al 20 per cento al 2020. La misura riguarda i comuni di Perugia, Assisi, Bastia Umbra, Foligno, Bettona, Spello, Cannara, Bevagna, Spoleto e Trevi.
Nelle aree urbane di Perugia, Corciano, Foligno e Terni è prevista la chiusura al traffico pesante (maggiore a 35 quintali) con una riduzione del 70 per cento al 2015 e del 100 per cento al 2020 e le emissioni spostate sull’extraurbano diminuite per via del cambio di velocità media. Interventi sono previsti sulla pulizia delle strade nei Comuni in cui si è registrato il maggior numero di superamenti di concentrazione in atmosfera di polveri fini (Perugia, Foligno e Terni) che sulla base di studi specifici risultano dovute in parte, secondo importanti percentuali, al risollevamento delle polveri da traffico.
Per quanto riguarda il 'fronte' riscaldamento, che contribuisce al superamento delle polveri fini nel periodo invernale, per ridurre le emissioni dovute alla combustione della legna, nei comuni di Perugia, Corciano, Foligno e Terni si sosterrà la progressiva sostituzione di caminetti e stufe tradizionali con sistemi ad alta efficienza. L’obiettivo è quello di ammodernare il 60 per cento degli impianti al 2015 e dell’80 per cento al 2020. Nella Valle umbra e nella Conca ternana, viene ipotizzata una riduzione del 20 per cento ogni 5 anni in favore dei sistemi ad alta efficienza.
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