L’Umbria è tra le prime regioni italiane con la maggiore estensione di fibra posata di proprietà pubblica per numero di abitanti, e con una legge regionale sulle TLC molto avanzata. Serve, pertanto, un piano industriale basato su una concreta visione del futuro.
È possibile delineare due direzioni di azione: l’utilizzo pieno delle infrastrutture e la divulgazione della consapevolezza e funzionalità di queste attraverso corsi di formazione, a vari livelli. L’utilizzo pieno delle infrastrutture deve passare attraverso il collegamento in fibra di tutta la PA umbra, Regione, Province e Comuni (per garantire, inoltre, efficienze economiche). Devono rientrare in questo progetto  anche le scuole pubbliche di ogni ordine e grado.
Dal punto di vista del rilancio industriale/economico, vista la grande presenza di banda ultralarga, la nostra regione può essere tra i terreni fertili ed attrattivi, dell’iniziativa della nuova presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, che prevede un investimento di 100 miliardi di euro, nel digitale europeo (servizi, software e hardware), per recuperare il gap nei confronti di USA e Cina. È necessario individuare sia i settori d’investimento, sia le aree, sia eventuali sgravi fiscali/contributivi, volti all’imprenditoria umbra, ma anche all’attrazione di aziende nazionali ed estere, per un rilancio dell’economia e dei posti di lavoro (buoni e stabili anche per i giovani).

Fosco Taccini, Sinistra Civica Verde

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