PERUGIA - Voci sempre più insistenti che l'avvocato Francesca Di Maolo non avrebbe accettato l'invito a candidarsi presidente della Regione Umbria per il patto civico al quale stanno lavorando Movimento 5 stelle e Pd che ora sono alla ricerca di un altro nome.

Al momento, comunque, né la presidente del Serafico di Assisi né i due partiti hanno confermato o smentito ufficialmente la decisione riguardo alla quale si registrano comunque i primi commenti

"Anche Di Maolo rifiuta la candidatura" annuncia infatti Andrea Fora, candidato presidente civico per le regionali in Umbria appoggiato dal Pd. "A questo punto - afferma - è chiaro che c'è qualcosa che non va e che deve essere risolta al più presto. Mi prendo qualche ora per riflettere e lunedì mattina dirò la mia".

"Francesca Di Maolo, a quanto si apprende, ha sciolto negativamente la riserva e non sarà candidata 'civica' del Pd e dei 5 stelle" sottolinea invece Fiammetta Modena, senatrice umbra di Forza Italia, secondo la quale "l'elenco dei no incassato dallo pseudo progetto giallo rosso testimonia come non esista una 'società civica' e una 'società partitica'".

Il più gongolante di tutti è il leader della Lega, Matteo Salvini, che ha osservato: "Pd e grillini continuano a prendere in giro gli Umbri, cambiando ogni giorno squadra e candidati, una vergogna senza precedenti. Per fortuna fra 35 giorni l'Umbria cambierà, dopo cinquant'anni di sinistra: onestà, merito, efficienza, ricostruzione, infrastrutture, sicurezza e lavoro. Con tanti saluti a Renzi, Zingaretti e Di Maio".

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