Referendum sul lavoro: in Umbria raccolte oltre 15mila firme. Paggio (Cgil Umbria): “Una straordinaria occasione per entrare in contatto con tantissime persone"

Oltre 15mila firme per ognuno dei quattro quesiti referendari sul lavoro lanciati dalla Cgil. Firme che, insieme alle centinaia di migliaia raccolte in tutta Italia, verranno consegnate venerdì 19 luglio in Cassazione a Roma. È un "grande risultato”, secondo la Cgil, quello raggiunto in Umbria dalla campagna “Per il lavoro di metto la firma” , che si è conclusa la scorsa settimana dopo mesi di banchetti, iniziative nei luoghi di lavoro, volantinaggi e tanto passaparola a sostegno dei referendum per un lavoro tutelato, sicuro, stabile e dignitoso. “Chiudiamo la nostra campagna con un risultato molto importante, che testimonia il sostegno diffuso alla nostra iniziativa referendaria - commenta Michele Greco, segretario organizzativo della Cgil Umbria - E questo percorso ora proseguirà con il lancio del referendum contro l’Autonomia differenziata”. 
“Oltre al numero molto importante di firme che abbiamo raccolto – commenta Maria Rita Paggio, segretaria generale della Cgil dell’Umbria – mi hanno colpito la grande disponibilità all’ascolto e la voglia di partecipazione delle persone che si sono avvicinate ai nostri banchetti. Questa campagna è stata una straordinaria occasione per entrare in contatto con tantissime persone e per mobilitarci in maniera straordinaria nei posti di lavoro, con le tante assemblee organizzate e l’azione costante delle nostre delegate e dei nostri delegati. Mi piace poi sottolineare l’esperienza fatta dentro l’università, nelle mense e nei dipartimenti, dove anche gli studenti fuori sede hanno potuto partecipare alla nostra campagna grazie all’importante strumento della firma online. E ora avanti con le firme per il referendum sull’autonomia differenziata”.

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