Il referendum e le parole di Agnelli
Con la scusa della stabilità stanno riducendo gli spazi di partecipazione e democrazia. Prima si diceva che l'instabilità era dovuta al proporzionale, cambiato il sistema elettorale avremmo avuto maggiore stabilità, ma non è stato così, anzi peggio. Poi hanno affermato che le preferenze erano fonte di corruzione tranne quando con le preferenze si elegge nel Pd addirittura il segretario del partito. Così hanno nominato gran parte del Parlamento, ma nulla è cambiato. Dopo, con la scusa dei costi della politica, hanno demolito le sedi della democrazia: niente più province elettive, verranno sostituite dalle associazioni comunali che moltiplicheranno le istituzioni non elettive. Adesso con la modifica costituzionale si elimina la possibilità di eleggere i senatori e con l'Italicum tutti i parlamentari delle opposizioni saranno nominati come gran parte dei parlamentari della maggioranza. Poi, l'hanno già detto, toccherà alle regioni: meno consiglieri e regioni più vaste. Insomma si riducono le rappresentanze con scarsissimi risparmi, ma si concentra il potere. Ci stanno ingannando e molti non se ne accorgono. La stabilità è conseguenza della politica, se non c'è una visione del futuro, una condivisione progettuale, se non c'è consenso sociale, allora si ricorre alla propaganda e alle azioni che mortificano tutte le forme di partecipazione democratica in nome di una stabilità che serve solo ai poteri che controllano la politica e quest'ultima diventa sempre più debole perdendo consenso e partecipazione. Non a caso la Confindustria appoggia le modifiche costituzionali ricorrendo persino a diffondere mendaci calcoli sulle conseguenze della eventuale vittoria del no. Infine a completare il quadro ci sono le manovre per il controllo dell'informazione televisiva e giornalistica! Sveglia gente, la democrazia si difende quando ancora è possibile, poi diventa troppo tardi.
Un'ultima osservazione: quando la politica era capace di rispondere alle speranze dei cittadini, con il proporzionale puro Dc,Psi,Pci da soli raccoglievano circa il 75/80% dei consensi elettorali e andavano a votare circa 1'85% dei cittadini. L'instabilità tanto declamata, dovuta in parte alla mancanza di credibili alternative di governo, consentì però di approvare la riforma sanitaria superando le mutue; di fare la riforma della scuola dell'obbligo; di approvare lo statuto dei lavoratori; di fare la riforma pensionistica; di fare la legge ponte per superare il caos urbanistico delle città e poi per rendere obbligatori i piani urbanistici; di attuare la previsione costituzionale delle regioni; di consentire alle donne di entrare in magistratura e non solo; di cancellare la vergogna del delitto d'onore; di approvare la legge sul divorzio e poi quella sull'aborto... potrei continuare, ma credo non sia necessario. L'Italia con quella instabilità è diventata la quinta potenza economica del mondo e con quelle riforme finalmente un paese civile con la presenza di forti corpi intermedi che garantivano partecipazione e i diritti. Certo che il mondo cambia e occorre stare al passo, ma il cambiamento non può avvenire a scapito degli istituti di democrazia, della partecipazione e dei diritti dei cittadini, se invece le "riforme" perseguono, in nome della stabilità, questo obiettivo, vuoi dire che il potere si sposta a favore di pochi che governeranno senza la ricerca di un vasto consenso. Basterà avere l'appoggio di ristrette oligarchie economiche e finanziarie spesso nemmeno autoctone. Ed è ciò che sta accadendo come già l'avvocato Gianni Agnelli il 30 gennaio del 1975 in un'intervista al Corsera anticipò: "Probabilmente dovremo avere dei governi molto forti che siano in grado di fare rispettare i piani cui avranno contribuito altre forze oltre a quelle rappresentate in Parlamento; probabilmente il potere si sposterà dalle forze politiche tradizionali a quelle che gestiranno la macchina economica; probabilmente i regimi tecnocratici di domani ridurranno lo spazio delle libertà personali. Ma non sempre tutto ciò sarò un male". Non vi sembra che stia avvenendo ciò che disse Agnelli? E vi va bene tutto ciò? Occhio amici miei, prima che sia troppo tardi.
Aldo Potenza
Intervento pubblicato sul Corriere dell'Umbria di giovedi 3 novembre 2016.
L'autore ha autorizzato la sua pubblicazione anche su umbrialeft.
Recent comments
11 years 49 weeks ago
11 years 49 weeks ago
11 years 49 weeks ago
11 years 50 weeks ago
11 years 50 weeks ago
11 years 50 weeks ago
11 years 50 weeks ago
11 years 50 weeks ago
11 years 50 weeks ago
11 years 50 weeks ago