Referendum Cgil/ Anche in Umbria è iniziata la campagna elettorale
PERUGIA - “Siamo in campagna elettorale per sostenere i nostri referendum, è la prima volta nella nostra storia, ma questa sfida ci appartiene fino in fondo perché non si tratta solo di voucher o appalti, si tratta di restituire centralità e dignità al lavoro”. Con queste parole Vincenzo Sgalla, segretario generale della Cgil regionale, ha aperto il direttivo regionale del primo sindacato umbro, che si è tenuto stamattina (19 gennaio) a Perugia, con la partecipazione della segretaria nazionale della Cgil Tania Scacchetti.
Al centro del dibattito, dunque, i due referendum sul lavoro e la Carta dei diritti Universali del Lavoro, ma anche l’emergenza terremoto, riacutizzata dalle nuove scosse e dalle forti criticità portate da neve e gelo. Oltre a ribadire solidarietà concreta alle popolazioni del cratere (le strutture fisse e mobili della Cgil continuano ad essere impegnate quotidianamente nelle zone colpite), il direttivo ha approvato un ordine del giorno con il quale si ribadisce la necessità di un programma straordinario che preveda il potenziamento delle presenze dei corpi preposti e la destinazione di maggiori risorse alle comunità colpite.
Inoltre, la Cgil Umbria continua la sua battaglia per una modifica dell’attuale normativa in materia di “busta pesante”. Il sindacato parla di "grave stortura" contenuta nell’articolo 48, comma 1bis, della legge 229 del 15 dicembre 2016, laddove la norma "lega alla domiciliazione fiscale del sostituto d’imposta il diritto ad accedere alla cosiddetta 'busta pesante' per i cittadini delle zone terremotate. L’articolo in questione - spiega la Cgil - crea infatti una disparità di trattamento inaccettabile, ad esempio escludendo tutti i pensionati e le pensionate dal diritto, ma anche tutte le lavoratrici e i lavoratori dipendenti di aziende o enti domiciliati fuori dai comuni del cratere, ponendo anche una evidente questione di costituzionalità della norma”.
Tornando ai referendum, la Cgil ha annunciato una prima grande iniziativa per il prossimo 3 febbraio a Bastia Umbra, con la partecipazione di centinaia di lavoratrici e lavoratori da tutta la regione e il contributo di Alessandro Amadori, vicepresidente dell’Istituto Piepoli. “Dopo una lunga fase difensiva, nella quale siamo stati impegnati ventre a terra a limitare i danni della crisi, oggi abbiamo già raggiunto un risultato importante, quello di riportare il lavoro al centro del dibattito in questo paese - ha detto nelle sue conclusioni la segretaria nazionale Tania Scacchetti - ora, l’obiettivo deve essere quello di trasformare questa attenzione in un cambiamento concreto, non solo attraverso i referendum, per i quali siamo in campo con tutte le nostre forze, ma anche sostenendo la Carta dei diritti universali del Lavoro, firmata da oltre un milione di persone, senza dimenticare il nostro Piano del Lavoro, che traduce in proposte concrete la nostra idea di cambiamento per l’Italia".
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