Ieri sono state presentate le cinquantamila firme a sostegno della proposta legislativa di iniziativa popolare per l’istituzione del “Reddito minimo garantito per tutte e tutti”, questo infatti è lo slogan della grande campagna che ci ha visto impegnati in 200 città e in decine e decine di iniziative e banchetti.
L’istituzione del reddito minimo garantito è una raccomandazione che l’Europa ci ha fatto già dal 1992, senza che nessuno dei governi italiani che si sono succeduti abbiano mai preso seriamente in considerazione tale necessità,  mentre in questi giorni di campagna elettorale è diventato un cavallo di battaglia di tutti gli schieramenti politici.

 

Prima ancora della campagna elettorale tutte le forze che oggi compongono Rivoluzione Civile,  (insieme a Sel che però ha ritenuto fare un’altra scelta di alleanze) si sono impegnate in una grande  iniziativa popolare e sociale per la raccolta di firme per una proposta legislativa per l’istituzione di un reddito minimo garantito nel nostro Paese, lo abbiamo fatto  perché siamo stati sempre convinti che questo  fosse  un punto centrale per la vita degli inoccupati,  i disoccupati, i precariamente occupati,  perché  così si può garantire la dignità della persona, si contrasta il rischio della marginalità,  si contrastano i ricatti e il lavoro nero.
Il  Reddito minimo garantito è  un punto fondamentale del nostro programma.
Non possiamo rimandare ancora tale istituzione perché in un Paese che si definisce civile, la parola ”welfare” dovrebbe intendere anche reddito minimo garantito.

Maura Coltorti

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