di Elio Clero Bertoldi 

Di questa donna, ritratta da Lorenzo Lotto (1480-1557), veneziano, per secoli non si é mai conosciuto il nome. 
Solo un centinaio di anni fa, un critico d'arte buon osservatore dei particolari e appassionato di giochi enigmistici, scoprì - analizzando l'anello che la nobildonna portava al mignolo sinistro e notando la luna e la scritta CL e decrittandolo come fosse un rebus - che si trattava di Lucina Brembati, dipinta nel 1518. L'opera (olio su tavola) é custodita all'Accademia Carrara di Bergamo. 
La nobildonna - moglie del conte e cavaliere Leonino Brembati di Bergamo - é vestita in modo lussuoso, con ricami a forma di conchiglia e con indosso un buon numero di monili: una collana di perle a più fili, una catena con cornetto in oro (pare venisse utilizzato pure come stuzzicadenti), anelli in ogni mano. 
La donnola morta rappresenterebbe la vittoria sui presagi di disgrazia: chiamandosi Lucina, dea protettrice dei parti, l'aristocratica signora aveva forse superato un parto rischioso?  
Il Lotto si dimostra comunque un grande ritrattista molto realistico (naso importante, doppio mento...).

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