UMBERTIDE - Lunedì 19 marzo riprende il processo di fronte alla Corte d'Assise di Perugia per l'omicidio di Donato Fezzuoglio, il carabiniere ucciso nel tentativo di sventare una rapina ai danni del Monte dei Paschi di Siena di Umbertide. Per quella vicenda, che sconvolse l'intera comunità umbertidese, il Comune si è costituito parte civile e alla prima udienza ha partecipato anche il sindaco Giampiero Giulietti. Alla sbarra Pietro Pala e Raffaele Arzu, accusati oltre che di omicidio, anche di tentato omicidio e rapina.

La morte di Fezzuoglio è ritornata d'attualità proprio in questi giorni, in seguito agli efferati crimini che hanno sconvolto l'Umbria, culminati nell'uccisione di Luca Rosi, freddato da due malviventi mentre si trovava nell'abitazione del padre a Ramazzano nel tentativo di proteggere la compagna. Dopo due settimane, i presunti colpevoli sono stati arrestati al confine tra Italia e Slovenia, facendo tirare un sospiro di sollievo agli abitanti di Ramazzano e dell'intera regione.

"Voglio ringraziare l'Arma dei carabinieri per l'ottimo lavoro svolto che ha permesso di rintracciare ed arrestare i presunti assassini di Luca Rosi - ha dichiarato Giulietti - quella vicenda ha sconvolto l'intera comunità di Ramazzano, come accadde ad Umbertide nel 2006, instaurando un clima di paura e di insicurezza in tutta la regione. Lunedì riprenderà il processo per la morte di Donato Fezzuoglio: il mio auspicio è che venga presto fatta giustizia che, anche se non riuscirà mai a colmare il vuoto lasciato dalla perdita di una persona cara, darà comunque giusto riconoscimento al gesto eroico del concittadino umbertidese".

 

Condividi