Raccolta differenziata Assisi/ Lunghi replica al Pd: abbiamo invertito la rotta
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ASSISI - La riunione organizzata dal Pd di Assisi sul tema della raccolta differenziata nel nostro Comune il cui resoconto è apparso sui giornali in questi giorni, come Assessore competente, mi spinge ad alcune precisazioni.
Il gruppo consiliare del PD non si è accorto che questa amministrazione ha investito in maniera significativa sulle problematiche ambientali andando ad invertire una rotta che si era venuta a creare negli ultimi anni per una serie di motivi che ho cercato in varie occasioni di spiegare.
Sotto la guida di Claudio Ricci ci siamo presentati in campagna elettorale affermando che avremmo risolto il contenzioso esistente con l'ATI n. 2, per quanto riguarda l'entrata nel sistema consortile di gestione del ciclo dei rifiuti, e che avremmo fatto una raccolta differenziata spinta sull'intero territorio comunale.
In 18 mesi siamo riusciti attraverso un grande sforzo ed impegno economico ad aderire al contratto GEST e ci siamo dati un obbiettivo che prevede di raggiungere i risultati previsti, nella legislazione attuale, in due anni.
Dal mese di settembre siamo partiti con la raccolta differenziata spinta porta a porta in quattro frazioni e già stiamo vedendo dei risultati positivi. Per esempio nel mese di settembre la raccolta della frazione organica è passata da una media di 33 ton nei primi otto mesi a 93,5 ton; la plastica da 12,1 tonmedia di media nei primi 8 mesi a 20,5 nel mese di settembre. Mentre rifiuti non differenziati sono diminuiti da 1.050 ton a 940 ton.
I risultati sono incoraggianti ma non dobbiamo illuderci per cui l'attenzione sulle zone dove è partito il servizio deve essere massima per cercare di correggere tutti i problemi che si vengono a creare e reprimere chi non svolge la raccolta in maniera corretta.
Parallelamente abbiamo iniziato un'opera di sensibilizzazione presso i plessi scolastici per cercare di sensibilizzare i ragazzi e quindi le famiglie su questo tema con un percorso formativo adeguato svolto in collaborazione con i rispettivi Istituti. Ringrazio i Direttori didattici di Assisi I e II per la collaborazione dimostrata.
Comunque occorre che vengano affrontate alcune questioni di fondo che non dipendono dall'Amministrazione Comunale ma dal modo con cui la nostra Regione ha organizzato il servizio. Il costo del servizio è composto da due grandi paragrafi: la raccolta e lo smaltimento. Il fatto che siamo passati ad un sistema di raccolta spinto determina un aumento dei costi del servizio che dovrebbe essere compensato dalla diminuzione del costo dello smaltimento. Ma questo non è vero in quanto il costo del conferimento del rifiuto indifferenziato differisce da quello dell'organico e del verde di appena un 10% quando nel libero mercato la differenza ammonta ad oltre il 50%.
Non possiamo continuare a dire ai cittadini che occorre fare una raccolta differenziata spinta e non contempo accettare un sistema con dei costi di smaltimento inaccettabili.
Facciamo per esempio il costo del conferimento del verde. Se il verde raccolto è definito come rifiuto urbano questo va consegnato alla società gestrice del servizio pagando un costo di € 93 la tonnellata, se viene definito "sottoprodotto" proveniente dalla gestione del verde può essere conferito a delle società che lo trasformano con un costo medio di 35-40 € la tonnellata.
L'obbiettivo che tentiamo di raggiungere è quello di svolgere il servizio nel miglior modo possibile cercando nel contempo di diminuire il costo del conferimento valorizzando economicamente i materiali recuperati.
Tutte le esperienze nazionali che vengono portate ad esempio in tema di raccolta differenziata, penso a Ponte delle Alti, Capannori ecc, sono gestite da municipalizzate che hanno il controllo del ciclo dei rifiuti.
Su queste problematiche l'Amministrazione di Assisi sta lavorando e credo che a breve riuscire a formulare proposte interessanti in tal senso.
Per arrivare a soluzioni ottimali occorre ripartire da territori omogenei ed affini che si sappiamo organizzare e contenere le spese ad iniziare da quelle logistiche. I trasporti oggi incidono in maniera rilevante nella determinazione dei costi dei servizi. Occorre arrivare a differenziare il maggior materiale possibile, valorizzare termicamente la gran parte del materiale restante e portare lo scarso materiale di risulta in discarica.
Esistono diverse tecnologie tra cui la pirogassificazione che consentono di realizzare impianti contenuti a costi accettabili e che portano ad un abbattimento significativo del costo complessivo del ciclo senza avere alcuna ricaduta negative nell'ambiente. Occorre solo una legislazione che consenta l'uso di dette tecnologie che ancora non esiste per motivi di interessi economici legati al ciclo dei rifiuti.
Ho un sogno nel cassetto, poter realizzare un impianto di questo tipo nel nostro comune, magari insieme ai comuni limitrofi.
Tonino Lunghi
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