Questione Morale-Pd compatto:"Garantisti e orgogliosi nostre amministrazioni"
di Nicola Bossi
PERUGIA - "Garantisti e compatti": è questa la filosofia che è emersa dalla segreteria regionale del Pd che si è riunita questa sera dopo la sospensione con rinvio di sabato scorso. Tutti i delegati si sono stretti intorno alle analisi del segretario Bottini. Non esiste una questione morale - come già ribadito una settimana fa - nel Pd in Umbria. Ci sono alcuni casi che si stanno valutando e per i quali si attendono l'esito della fine dell'indagine. In particolare ancora una volta si è parlato del caso di Eros Brega - presente alla riunione - il presidente del consiglio regionale raggiunto da avviso di garanzia - e tra l'altro l'accusa dei magistrati si sarebbe ristretta di molto - per gli eventi valentiniani di oltre 6 anni fa. Roba, per chi ha letto le carte come Umbrialeft, da Corte dei Conti piuttosto che da Procura. Locchi, Rossi, Fioroni, Guasticchi, Mignini, Leonelli, Di Girolamo, Cristofani si sono rifatti alle parole di Brega: "qualora mi rendessi conto che non riesco in tempi brevi (la fine dell'anno) a dimostrare la mia estraneità ai fatti, allora farò un passo indietro io. Ma fino ad allora voglio portare avanti il mio progetto, consapevole della mia innocenza".
Il Pd ha chiarito che essere garantisti vale per tutti e "non solo per alcuni". Mignini si è spinto oltre: "Non accettiamo da altri, come Brutti, lezioni sulla moralità politica". Guasticchi: "Garantisti a Roma come a Perugia. Mettiamo da parte i giustizialisti in nome di quella presunzione di innocenza che sta alla base del codice democratico". Anche Locchi è stato chiaro: "Non esiste la questione morale, ci sono dei casi che abbiamo approfondito e per i quali, se si dovranno prendere decisioni, saremo pronti a farlo con i diretti interessati. Non comprendo coloro che prendono posizione prima ancora che l'assemblea abbia finito i suoi lavori. Sono questioni di merito e di rispetto. Le nostre amministrazioni portano avanti appalti con gare regolari, con regole certe. Brega ha ribadito che è pronto a dimostrare in tempi rapidi la sua estraneità dai fatti.Ma in caso di tempi lunghi si farà da parte come ha sempre detto". Anche il segretario provinciale Dante Rossi ha confermato la linea Bottini.
Il Pd, dunque, orgoglioso della sua classe dirigente, ha deciso di fare quadrato. Nonostante qualche distinguo più politico di corrente - Agostini e Verini - sulla divisione tra giustizialisti e garantisti.
Martedì
28/06/11
19:28
Roba, per chi ha letto le carte come Umbrialeft, da Corte dei Conti piuttosto che da Procura.Non credo che la giurisdizione la possa decidere Umbrialeft, a Eros Brega sono stati contestato il peculato nell'ambito dell'indagine che ha coinvolto l'ex direttore di Confcommercio, Leandro Porcacchia, ed un suo collaboratore, Serio Briganti, per estorsione.
Il peculato è un reato tipico di un PUBBLICO UFFICIALE O INCARICATO DI PUBBLICO SERVIZIO, che distrae somme, di cui è in possesso in ragione del suo ufficio, se ne appropria, non è un reato di poco conto, la carica che egli ricopre è una carica di responsabilità e rilievo, evidentemente per il pd garantisti con i propri e non con gli altri, per tutti i pdl chiedono i passi indietro, ma tantè.
L'estorsioner è un'altro reato ripugnante, c'è la violenza e la minaccia e magari l'abuso del ruolo che si ricopre che potrebbe intimorire la vittima.La politica ha il dovere di dare l'esempio e chiedere che uno faccia un passo indietro, in presenza di queste contestazioni, non credo sia giustizialismo penso sia un diritto degli amministrati,volere amministratori capaci e onesti.
Mi pare che si possa dire che il pd ha una questione morale ,ma non ha una morale sufficiente per ammetterlo ed agire