CITTÁ DI CASTELLO - “L’ho già detto pubblicamente e, dunque, torno tranquillamente a ripeterlo: se la loro preoccupazione è onorare in modo degno una grande figura di donna come Alice Franchetti siamo perfettamente d’accordo”.

É quanto afferma il vicesindaco tifernate Michele Bettarelli, in merito alla presa di pozione dei consiglieri Anna Pillitu e Roberto Colombo sul parere espresso dalla commissione consiliare “Assetto del Territorio” di intitolare una via alla baronessa nell’area della Montesca. “Una scelta questa che va oltre l’apposizione di una targa – torna a ribadire Bettarelli – mantenendo viva la memoria proprio in quei luoghi che le furono particolarmente cari, perché “teatro” della sua opera”.

Luoghi che la città e i tifernati devono riscoprire, ma anche poter vivere con consapevolezza della storia che li ha contraddistinti, “dove è nata una straordinaria esperienza umana e didattica che poi si è propagata nel mondo”. Una scelta che per il vicesindaco ha anche “una particolare incidenza sul versante paesaggistico e della promozione del territorio” tenendo conto che “la strada prescelta, vicinissima al parco che vorremmo congiuntamente intitolarle, è stata recentemente ammodernata e si snoda lungo un percorso così panoramico e affascinante da renderla di fatto una passeggiata storico-ambientale” e “la sua contiguità con il cammino francescano potrebbe indurre i pellegrini a conoscere direttamente la scuola dove per la prima volta è stato sperimentato il metodo montessoriano”.

“Considerazioni queste - conclude Bettarelli - che ritengo ampiamente condivisibili. Se invece il problema é il pregio della collocazione, determinato dall’ambito cittadino piuttosto che rurale, allora continuo a pensare che il valore della memoria di un sito sia determinato in modo inequivocabile solo dall’esistenza reale di una memoria nello stesso luogo”.

Enrico Bocciolesi

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