Livorno, forse Pisa: questa laprobabile fine anche del Centro Sportivo della Ternana, pensato dal presidente Bandecchi che appare all'improvviso su Instagram, con un video girato con il cellulare ma che è più devastante, per lo sport e per la politica della conca, di una bomba atomica. Bandecchi nel video non usa mezze parole il presidente della Ternana per spiegare la situazione e la decisione. I progetti presentati, la clinica privata accanto allo stadio da rinnovarsi, zero riposte, il centro sportivo di Villapalma, zero risposte. 

Dice il presidente Bandecchi nel viideo: "A Maggio abbiamo presentato una manifestazione di interesse, siamo a Novembre e non è successo niente, è assurdo”, ha spiegato Bandecchi, agitando con delicatezza, quasi sfiorandolo, lo spettro del disimpegno anche dalla Ternana quando fra due anni scadrà il nuovo accordo triennale.
Ma che sta succedendo veramente? Di chi la colpa dei ritardi o dell'impasse, del Comune di Terni o della regione Umbria? Nel mucchio, il tifoso ternano dice di tutti i due senza fare torno a Latini o alla Tesei: Ma il tifoso ragiona di pancia, più preoccupato delle sorti della squadra che falle beghe imprenditoriali che stranamente, però, sono legata a refe doppio alle sorti della maglia rossoverde. Se non si fa clinica e centro sportivo, lo si potrebbe fare in qualunque altra città, Bandecchi i soldi da investire li ha e spenderli a Terni, a Livorno o a Pisa il risultato non cambia.

Che sia una questione politica, velata, offuscata, o taciuta è però chiaro al resto del mondo. la prima presa di posizione arriva dall'Onorevole Raffaele Nevi, eletto in quota Forza Italia e che da sempre ha visto in maniera benevola e amichevole il rapporto con Bandecchi: Da sempre penso e dico che la pubblica amministrazione deve essere veloce nel dare risposte (positive o negative che siano) quando gli imprenditori vogliono investire. Capisco bene che spesso la politica non può fare molto per i limitati poteri che ha rispetto al lavoro dei dirigenti pubblici ma occorre seguire giorno per giorno il lavoro e assegnare delle priorità precise. Sono sicuro che il Comune dì Terni ha ben compreso l’importanza dì avere in città un imprenditore come Bandecchi e sono certo che in tempi rapidi arriverà una risposta. Abbiamo assoluto bisogno di investimenti e di rilanciare l’identità della nostra città come città in cui si punta sempre più su salute e benessere”.

Quindi per Nevi i ritardi di risposte, visto il soggetto citato nelle sua parole, è il Comune di  A Neve fa sponda l'assessore Melasecche, un tempo forzista, un tempo leghista oggi assessore libero: ” Sì al centro sportivo a Villa Palma della Ternana – scrive in un post su Facebook – e basta con gli azzeccagarbugli dei soliti, immancabili, ni e no. Terni è stata portata al disastro anche per i veti incrociati di politici incapaci e di dirigenti spesso inadatti a ricoprire il proprio ruolo. Non vorrei constatare che si sia tornati a prima di tre anni fa. Occorre autorevolezza, lucidità e coraggio”, incalza l’assessore, rilevando che “non è possibile che dopo cinque mesi il Comune di Terni continui a bloccare un’opera che valorizza il territorio, patrimonializza la Ternana, investe e crea lavoro”.

Il colpevole insomma si inizia a delineare con l'opposizione, composta da PD, M5S, Senso Civico e Terni Immagina. Logico che l'opposizione ternana si scagli con il sindaco ternano, ma il ragionamento dell'opposizione non è da poco conto, perchè punta l'attenzione sul rapporto tra Comune e imprenditori, anzi imprenditore, considerata la stazza di Bandecchi, e fa il pelo alle scelte e alle decisioni della Giunta Comunale quando si tratta di dare risposte, scegliere e decidere. 

"Quello che però ci colpisce di più è il dubbio, che se la giunta Latini tratta il Presidente della Ternana in questo modo, non osiamo immaginare come vengano trattati altri imprenditori il cui operato in città avviene a distanza dei riflettori del dibattito mediatico, bisognerebbe consultare il famoso vademecum di cui sopra.  L’amara verità è che l’Amministrazione Comunale non è  capace di attrarre investimenti: chi vuole contribuire allo sviluppo economico trova, infatti, dinanzi a sé solo ostacoli e zavorre lungo il suo tragitto. Una città dove gli unici a trovare le porte sempre spalancate sono le grandi multiutility a cui c’è da svendere qualcosa. Siamo certi che se Bandecchi avesse presentato un progetto per una nuova discarica, un inceneritore o un impianto capace di attrarre i fanghi reflui di tutta la regione, avrebbe avuto ben altre attenzioni”.

E' la politica bellezza e noi non possiamo farci nulla. Una cosa è certa che se Bandecchi voleva buttare il sasso nello stagno, lo ha fatto in maniera perfetta, schierando, con un sasso solo, le idee di parte della destra e dell'opposizione, unite e compatte contro l'assenza di risposte del Comune. Se prima qualcuno poteva avanzare dubbi sulla costruzione di clinica privata e centro sportivo, anche il più piccolo, che sia stato operativo o giudiziale, adesso sono tutti concordi: quello che propone il presidente Bandecchi s'ha da fare!

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