TOMMASO BORI E LA SANITA' - “Ambulatori aperti ma vuoti per assenza di personale, perché sono mancate le assunzioni e le risorse adeguate per le prestazioni aggiuntive. Intanto si comprano con soldi pubblici le prestazioni dal privato. Una scena che abbiamo già visto nelle sfavillanti ‘Case di comunità’ inaugurate da qualche settimana dalla destra e che si ripete in ogni realtà, l’ultima è quella degli studi di piazzale Europa, a Perugia, denunciata anche dai giornali. Una situazione desolante che, in tempi di traboccanti liste d’attesa, non rende giustizia agli umbri che hanno bisogno di curarsi e che non possono impoverirsi per farlo”. Così Tommaso Bori, consigliere e segretario regionale Pd. “Mentre si costringono i pazienti a rivolgersi al privato, che lavora a pieno ritmo e senza sosta, la promessa propagandistica di apertura nel fine settimana e la sera degli ambulatori pubblici – rimarca Bori - per visite ed esami è rimasta solo su carta. Continuare a spacciare aperture di strutture nuove, orari extra per le realtà esistenti, senza un serio piano di assunzioni e lo stanziamento di risorse per gli straordinari è una presa in giro inaccettabile. I pazienti che aspettano da mesi per effettuare un’esame sono stati o dirottati dal privato acquistando 43mila prestazioni, o hanno saltato la fila alleggerendo il loro portafoglio (chi può). 

CGIL DECRETO SICUREZZA - "Il Ddl sicurezza è un provvedimento pericoloso, un condensato di propaganda e populismo istituzionale". Anche a Perugia, scoppia la protesta contro il disegno di legge approvato alla Camera lo scorso 18 settembre. Centinaia di persone si sono radunate in un presidio promosso dalla Cgil sotto la prefettura di Perugia. Presenti le associazioni studentesche Udu, Rete degli Studenti e Una Regione per Restare, l’Anpi e altre associazioni. Una delegazione dei manifestanti è stata ricevuta dal prefetto di Perugia, Armando Gradone, al quale sono state esposte le preoccupazioni rispetto ad un provvedimento che “restringe enormemente gli spazi di partecipazione democratica dei cittadini, in particolare rispetto a forme di protesta che hanno una lunga storia, come la resistenza passiva o i blocchi stradali”. "Si rafforza ancora l'approccio securitario di questo Governo - hanno commentato i segretari generali della Cgil di Perugia e dell’Umbria, Simone Pampanelli e Maria Rita Paggio - Una ulteriore conferma di quanto questo governo, tutto, compattamente, pensa in tema di sicurezza, declinato solo come azione repressiva dei conflitti sociali e come politica punitiva, di giustizia e carcere”. Per la Cgil è importante esserci “per contrastare una norma che ha il chiaro intento di azzerare la libertà e il diritto delle persone a manifestare il proprio dissenso, che introduce nuovi reati penali, e quindi il carcere, nei confronti di chi occupa strade, spazi pubblici e privati”. 

PASTORELLI OSPEDALE ASSISI -  Il consigliere regionale Stefano Pastorelli (FI) annuncia che “con l’approvazione da parte della Giunta regionale della delibera 1020 inerente la valorizzazione dell’ospedale di Assisi e della struttura sanitaria di Città della Pieve è stato compiuto un passo decisivo dopo un percorso lungo e complesso, una battaglia che ho sostenuto in prima persona con l’obiettivo di garantire servizi sanitari adeguati alla città e alle zone limitrofe. Un atto concreto, non le strumentalizzazioni del Partito democratico”. "L'ospedale di Assisi – prosegue Pastorelli - non solo resterà aperto, ma sarà potenziato. Abbiamo lavorato sodo per ottenere questo risultato, che è una vittoria per tutti i cittadini e un impegno che la nostra Giunta ha preso sin dal primo giorno. Dove altri volevano chiudere, noi rilanciamo. Il progetto per l’ospedale di Assisi punta a trasformare la struttura in un punto di riferimento per l’assistenza alle persone con disabilità e per le fasce più vulnerabili della popolazione. Una chiara risposta ai bisogni della comunità, situata in un'area di forte attrazione turistica e religiosa. 

MOLINARI UIL MORTI SUL LAVORO -  “Non ci sono più parole da esprimere per manifestare l’indignazione o lacrime da versare per il dolore. L’ennesima morte sul lavoro che si è consumata ieri a Spoleto è il proseguo di una lunghissima scia di sangue che pesa sulle spalle delle Istituzioni che hanno lasciato inascoltate, con arroganza e con poca lungimiranza, tutte le proposte che, come rappresentanti sindacali, abbiamo presentato”. “Più formazione che diventi anche educazione a scuola, più controlli dalle strutture preposte che siano messe in condizioni di lavorare al meglio e più premialità per le aziende virtuose, oltre che un Osservatorio in grado di monitorare costantemente la situazione. Poche proposte di buonsenso che come sindacati avevamo messo nero su bianco, senza che la Regione ci abbia mai convocato a riguardo. La salute e la sicurezza sui luoghi di lavoro devono diventare però un’emergenza nazionale, perché nei fatti già lo sono e i numeri lo testimoniano. Numeri che, per incidenza, ci lasciano ancora come maglia nera, anche se a livello di cifre assolute ci fanno respirare. Le 12 morti fino ad oggi, per una regione piccola come l’Umbria, diventano un dato che non può lasciarci dormire sonni tranquilli, accompagnato dall’aumento delle denunce per infortunio”.

SINDACATO SULLA VERTENZA TUBIFICIO - Nella tarda serata di ieri le Segreterie Territoriali di FIM-FIOM-UILM-FISMIC-UGL e le relative RSU del Tubificio di Terni Arvedi-AST hanno raggiunto una ipotesi d’accordo sul piano di riorganizzazione del Tubificio di Terni. Come Organizzazioni Sindacali siamo rimasti sulla valutazione di una nuova e ulteriore riorganizzazione e non di rilancio come proposto dall’azienda. Nel ciclo di assemblee terminata in data odierna i lavoratori e le lavoratrici condividendo l’impostazione delle organizzazioni sindacali, con responsabilità e consapevolezza, pur mantenendo perplessità sul piano in termini di tenuta occupazionale, produttiva ed economica, nonché sul contesto generale di crisi dell’automotive hanno dato mandato alle organizzazioni sindacali di sciogliere positivamente la riserva. Chiaro è che mensilmente le Organizzazioni Sindacali si adopereranno per verificare gli indicatori essenziali per la tenuta del piano. Ora si è certificato che i destini del Tubificio di Terni sono legati a quelli più generali di Acciai Speciali Terni, per questo oggi abbiamo un argomento in più per chiedere rapidità e chiarezza a Azienda, Governo e istituzioni locali affinché si concretizzi i totali
degli investimenti dichiarati per garantire gli attuali livelli occupazionali del gruppo e dei terzi.

ORVIETO COMITATO SALUTE - Sabato 28 settembre, sarà possibile seguire anche in diretta streaming, sui canali social di Orvietolife, l’evento pubblico in programma alle ore 18:00, presso la Sala del Carmine ad Orvieto, dal titolo “Il diritto alla Salute e il SSN: un confronto con altre nazioni”. L’evento prevede la partecipazione del Prof. Maurizio del Pinto, responsabile dell’Unità di Terapia Intensiva Cardiologia dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Perugia e di Emma Scanu, Presidente del Comitato Orvietano per la Salute Pubblica, associazione nata ad Orvieto da poco più di un mese, con lo scopo principale di sensibilizzare l’opinione pubblica su un tema cruciale, garantito della nostra costituzione, come appunto il Diritto alla Salute ed il rilancio sei servizi sanitari pubblici sul territorio orvietano. Si ricorda infine che in queste settimane il Comitato è impegnato nella petizione popolare a sostegno del mantenimento del Distretto Sanitario di Terni e contro la sua fusione con quelli di Terni e Narni-Amelia. A tale proposito è possibile firmare ad alcuni banchetti fisici predisposti in città e nei comuni del comprensorio orvietano ed anche online al seguente link https://chng.it/WLyNSS4KH8 fino al 31/10/2024.

SCOCCIA PERF LA NOTTE DI SAN LORENZO - Si è riunita questa mattina la Quinta Commissione di controllo e garanzia del Comune di Perugia: nel corso dell’audizione sono stati sentiti gli assessori Costanza Spera e Fabrizio Croce, il presidente dell’associazione culturale Metanoia e la dirigente che ha firmato la determina per l’organizzazione di due eventi svolti il 10 agosto. In avvio gli esponenti dell’opposizione hanno fatto riferimento al curriculum vitae dell’assessore Spera utilizzato per candidarsi alle recenti elezioni amministrative di giugno 2024, nel quale si legge che «dall’aprile 2020 a tuttora è componente dell’associazione culturale Metanoia»; hanno parlato di alcuni post pubblicati dall’assessore sul proprio profilo Facebook nel marzo scorso, quindi in piena campagna elettorale (nei quali si legge, tra le altre cose «Come Metanoia siamo orgogliosi di aver contribuito…»), ai riferimenti nel sito internet di Metanoia dove è riportato tuttora del suo ruolo nella pagina ’Organizzazione eventi' (di «evento artistico» si parla nella determina dirigenziale del Comune di Perugia datata 7 agosto 2024) oltre che del ruolo di «componente supplente» che si evince dal decreto della presidente della Giunta regionale del 27 dicembre 2021 in riferimento alla Consulta regionale dei giovani. Spera ha detto di non aver rinnovato la tessera di iscrizione a Metanoia per l'annualità 2024, di «non essere a conoscenza della determina» e di non aver comunicato il nuovo incarico di assessore alla Regione. «C’è un solo altro nome nel decreto ed è quello del presidente - dichiarano gli esponenti di centro destra e civici -. La nomina di ‘componente supplente’ per Metanoia alla Consulta non lascia pensare a un ruolo secondario della Spera all’interno dell’associazione».

MOVIMENTO 5S CONTRO BANDECCHI - Donatella Tesei dovrebbe chiarire se condivide le dichiarazioni del suo nuovo alleato, Stefano Bandecchi, riguardo le donne e gli uomini delle forze dell'ordine, accusati ingiustamente per aver svolto semplicemente il loro dovere. Non è accettabile che una persona indagata, invece di dimostrare le proprie ragioni nelle sedi opportune, sollevi dubbi sull'operato di chi sta facendo il proprio lavoro per accertare i fatti. Ci piacerebbe sapere con quale coerenza, da oggi in poi, esponenti della Lega, Fratelli d'Italia e Forza Italia si ergeranno a difensori dei diritti delle persone in divisa, dopo aver chiesto ad Alternativa Popolare di unirsi al loro percorso. Allo stesso tempo, la governatrice dell'Umbria dovrebbe chiarire se condivide l'opinione di Bandecchi, secondo il quale i giornalisti fanno "un lavoro di merda". Ci chiediamo se la Tesei voglia esportare il "modello Terni" in tutta la regione, un modello dove il dibattito democratico viene soffocato e il contraddittorio interno ed esterno all'amministrazione cittadina è annichilito tramite urla, insulti e provocazioni. Come MoVimento 5 Stelle, esprimiamo massima solidarietà alle persone che stanno subendo attacchi vergognosi da parte di questo individuo. Al di là delle differenze politiche, delle contraddizioni e della retorica insita in ogni coalizione, l'apertura del centrodestra a Bandecchi rappresenta un tentativo pericoloso di legittimare comportamenti inaccettabili, fuori dalle regole della convivenza civile. Questo è un atto di irresponsabilità vergognoso, che dimostra come la paura di perdere il potere porti a compromessi inaccettabili.

VOLPI SUL PROGETTO METROBUS - Il consigliere comunale di Fratelli d'Italia Nicola Volpi ha depositato un'interrogazione per conoscere quali siano le reali volontà dell'Amministrazione su alcune proposte giunte alla sua attenzione da parte dei comitati di quartiere di San Sisto inerenti il progetto del Metrobus. "Innanzitutto" dichiara il consigliere in una nota " vorremmo sapere se la Giunta ha intenzione di accogliere la proposta di modifica del senso di marcia in viale San Sisto, ipotesi non di poco conto, che è stata fortemente osteggiata dai commercianti del quartiere per motivi sia di ordine economico che di vivibilità e socialità e che ancora non è stata posta all'attenzione della commissione consiliare." "In secondo luogo vorremmo una presa di posizione chiara sulla annosa questione dei mandorli del quartiere, che a quanto risulta dal definitivo progetto esecutivo approvato dall'Amministrazione Romizi non sono oggetto di alcun taglio, ma che durante la campagna elettorale aveva sollevato proteste da alcuni residenti, che avevano paventato l'abbattimento di queste alberature." "L’interrogazione ha il compito di chiarire la posizione dell’attuale amministrazione sulla questione," conclude Volpi "Credo che la cittadinanza, particolarmente quella del quartiere di San Sisto, abbia bisogno di conoscere da questa Giunta in maniera chiara e puntuale quale sarà il definitivo sviluppo del progetto Metrobus, dopo le fasi di ascolto e di partecipazione ora è tempo di decidere, ci sono in ballo centinaia di migliaia di euro di fondi europei che Perugia non può permettersi vedere sprecati."

BONANNI M5S E LA SANITA' - "Dopo i danni, anche la beffa di ritrovarci la Tesei con i membri della sua maggioranza all'interno degli ospedali e dei servizi sanitari in piena campagna elettorale". Così in una nota il candidato del Movimento 5 Stelle alle prossime elezioni regionali, Samuele Bonanni. "Veniamo da una gestione della sanità regionale disastrosa dove le liste di attesa rimangono uno scoglio per questa maggioranza di centrodestra e l'unica soluzione per rimediare ai ritardi e disservizi è quello di affidarsi al privato - continua Bonanni - mentre il centrodestra prova a sbandierare qualche risultato in campagna elettorale, i cittadini continuano a girare l'intera regione per curarsi. Peggio ancora rinunciano proprio a curarsi come fa circa l'8% della popolazione umbra. Non solo, perché se da una parte è vero che esistono difficoltà a reperire personale medico, dall'altra la Regione Umbria con le Asl locali preferisce richiedere medici con prestazione a gettone piuttosto che investire con bandi appetibili per i professionisti. Una scelta miope e senza visione futura per la sanità pubblica". Conclude infine il candidato del M5S: "Provo stupore nel vedere che la Tesei non coglie il fallimento del suo operato, anzi rincara la dose recandosi nei servizi per mere passerelle, come accaduto ad esempio qualche giorno fa al Centro di Riabilitazione di Trevi per la riapertura di una parte della struttura. Spero si abbia la decenza di evitare questi spot e che in Umbria si ristabilisca seriamente il diritto Costituzionale alla salute e alla sanità pubblica".

DIGA MONTEDOGLIO MORRONI RISPONDE A MANCINI - L’assessore Roberto Morroni ha risposto che “nella prima parte anno si sono svolte due riunioni con il Commissario straordinario per la siccità, la Regione Toscana e la Regione Umbria, proprio sull’uso dell’acqua della diga di Montedoglio con l’intento di trasformare il protocollo di intesa in un vero e proprio accordo tra le due Regioni. Rispetto all’idea, già presente nel protocollo, di ricorrere alla diga di Montedoglio per affrontare le criticità del lago Trasimeno, ho trovato consenso e disponibilità da parte di tutti. Per questo abbiamo assunto l’impegno di effettuare analisi per misurare la compatibilità delle acque, sia quantitativa che qualitativa. La Giunta, con una delibera del mese scorso, ha approvato uno schema di accordo tra Regione e il dipartimento di chimica e biologia dell’Università degli studi di Perugia per il campionamento dell’acqua di Montedoglio e per formulare le prime ipotesi per l’innalzamento del livello del lago Trasimeno. L’accordo è stato sottoscritto a inizio settembre e i campionamenti saranno effettuati a breve. Ma quello riguardante la fauna ittica richiede una tempistica maggiore in quanto è necessario lo svuotamento di una vasca che  non potrà essere effettuato prima della fine della stagione irrigua. I risultati dovranno essere accompagnati dalle prime valutazioni di compatibilità, con l’auspicio che possano fornire indicazioni per la prima fase sperimentale. L’ipotesi è quella del trasferimento di un volume annuo tra i 10 e i 15 milioni di mc annui dall’invaso al lago, che potrebbero avvenire in periodi di precipitazioni intense che necessitano il rilascio dell’acqua in eccesso oppure a primavera, sempre per il volume in eccesso. Se fattibile, tale apporto potrebbe assicurare un incremento annuo significativo del livello medio del lago. Con gli attuali impianti servirebbero circa 120 giorni per trasferire i 10 milioni di acqua, cosa che potrebbe avvenire sul fosso Paganico a nord di Castiglione del Lago. Servirebbe un investimento minimo per la sistemazione del fosso e la sostituzione della valvola di scarico. Inoltre in una riunione del 19 settembre con il ministro Musumeci, la presidente Tesei e altri è emersa l’ipotesi di affidare il commissariamento del lago Trasimeno all’attuale Commissario straordinario per la siccità Nicola Dell'Acqua per mettere in campo soluzioni concrete, che non riguardano solo l’apporto di acqua da Montedoglio ma anche l’effettuazione rapida dei dragaggi che contribuirebbe ad alleviare le criticità del Trasimeno”.

PANNACCI GIOVANI DI FORZA ITALIA - Il grave esodo di parlamentari, di eletti nelle amministrazioni locali, di dirigenti e militanti che sta subendo il cosiddetto “terzo polo” rappresenta l’elemento politico principale di queste settimane. Azione, un partito ormai in frantumi, in Parlamento è ridotto al lumicino con 2 senatori e 9 deputati, mentre Italia Viva sta piano piano scomparendo anche dai radar più sensibili. Evidentemente non paga presentarsi agli elettori come qualcosa che non si è, non si è mai stati e mai si sarà. Ovvero: liberali. Affermare di essere liberali e poi ritrovarsi a fare da stampella maltrattata del Partito Democratico, di Alleanza Verdi Sinistra e del Movimento 5 Stelle in tutte e 3 le regioni che vanno al voto è svilente per il proprio elettorato, oltre che una tafazziana strategia politica. Ricordo qualche anno fa, quando si parlava dell’ormai naufragato “terzo polo”, che diversi giovani, che si riconoscono nei principi liberali e si avvicinavano alla politica in quel momento, erano entrati in contatto con la realtà di Azione perché attratti dal liberalismo che questo partito professava. Oggi questi giovani, a meno che non siano già fuggiti, si ritrovano all’interno di un partito strutturalmente inserito nella coalizione di sinistra e alleato con ciò che c’è di più lontano dalla concezione liberale. Forza Italia è la sola e unica forza pienamente e coerentemente liberale, oltre che garantista e profondamente europeista. L’unica e la sola nei cui valori e programmi questi principi si integrano e si completano l’un l’altro in un unico grande progetto politico, in cui i giovani hanno un ruolo chiave come dimostrato anche ad “Azzurra Libertà” a Bellaria-Igea Marina il 6-7-8 settembre.

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