Quel pasticciaccio delle donazioni per l'Ospedale di Pantalla
Il pasticciaccio delle donazioni per l'Ospedale di Pantalla diventa sempre più intricato e i toni sono sempre più accesi. Con Stefano Vinti, qui nelle pagine di UmbriaLeft, ci eravamo occupati, poco meno di due settimane fa, della situazione che riassumiamo: Durante la pandemia e nell'ultimo anno scatta la gara di solidarietà tra Todi e Marsciano per portare contributi all'Ospedale di Pantalla. La onlus La Rosa dell'umbria si fa carico della raccolta che coinvolge cittadini, aziende, privati, enti e istituzioni per raccogliere fondi in denaro, necessari all'acquisizione di macchinari e apparecchiature mediche.
Il problema nasce quando il PD di Todi e la sinistra in comune chiedono il rendiconto di quanti siano i soldi incassati e quanti quelli spesi e come sono stati spesi. Non solo loro, anche il Sindaco di Marsciano, che non è certo donna che rappresenti la sinistra, chiede il rendiconto per i suoi cittadini che hanno donato insieme a quelli di Todi, qualcosa come 150 mila euro.
Qualcosa come, perchè ancora, nonostante le polemiche, il rendiconto non salta fuori,"io l'ho detto a loro, loro lo hanno ridetto a me, io ho dato incarico a loro quindi non ho possibilità di fare rendiconto", insomma chi ha raccolto i fondi, tra però e ma, forse e di sicuro, ancora non ha mostrato pubblicamente incassi e uscite, i conti come viene chiesto dalla politica e dagli stessi cittadini che hanno donato.
Oggi si arriva al consiglio comunale di Todi e ve lo facciamo raccontare dal Segretario Regionale Tommaso Bori cosa sia accaduto.
“Un’intemerata dal discutibile tono e dagli altrettanto discutibili contenuti, ai danni dei consiglieri di minoranza del Partito democratico di Todi, rei solo di aver chiesto chiarezza nei confronti di una raccolta fondi per l’ospedale di Pantalla, la cui gestione aveva destato qualche perplessità anche da parte dell’amministrazione comunale di Marsciano”. Così il capogruppo del Partito democratico in consiglio regionale, Tommaso Bori, relativamente alla minaccia di querela da parte del sindaco di Todi, dopo l’ultimo consiglio comunale, nei confronti dei consiglieri di minoranza. Consiglio durante il quale si è discussa l’interrogazione del Pd sulla raccolta fondi per l’ospedale. Bori, a riguardo, annuncia che tale situazione “verrà posta all’attenzione della commissione d’inchiesta regionale sull’emergenza Covid”.
Insomma dal "mostra le carte" alla volontà di querela per quello che viene detto in consiglio comunale. Si alzano i toni, ma questi benedetti conti non saltano fuori. Si minacciano querele, interpellanze, attenzioni, decisioni, ma i conti non saltano fuori. Quella famosa strisciata del conto corrente, con entrate e uscite non s'ha da fare.
Inutile nascondere che di illazioni a Todi ne hanno fatte, il dubbio lascia spazia aperti, enormi, illazioni e accuse. Il conto corrente era dedicato esclusivamente a quella raccolta di fondi o era il conto corrente della Onlus? Chi ha tenuto il conto degli incassi e delle spese? Chi ha speso e come?
Non basta, Bori insiste.
“Ricordiamo al sindaco Ruggiano – spiega il capogruppo DEM in regione – che è prerogativa dei consiglieri comunali di minoranza il presentare atti di sindacato ispettivo, con l’obiettivo di fare chiarezza su argomenti di interesse pubblico, recependo le istanze dei cittadini che li hanno legittimamente eletti. Non c’è alcun tipo di supposizione o indiscrezione, considerando che anche il sindaco di Marsciano, Francesca Mele, nonché autorevole esponente di centrodestra, afferma che è necessario che ‘chi ha gestito l’acquisto dei macchinari garantisca la piena trasparenza sull’impegno delle risorse dei cittadini’. Sempre dalle dichiarazioni della sindaca di Marsciano risulterebbe che due dei ventilatori acquistati non sarebbero stati consegnati perché mal funzionanti”.
In attesa che qualcosa accada si augurano tutti che non debba essere la magistratura, quella ordinaria e quella contabile a metterci il naso e far spuntare fuori questa benedetta strisciata della partita doppia. E pensare che sarebbe bastato un quadernetto da un'euro dove segnare tutte le entrate e le uscite per mettere a tacere malelingue, illazioni e i dubbi, i dubbi sopratutto che sembrano tanti.
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