Interdizione nelle aree urbane negli orari di punta, divieto di accensione di fuochi all’aperto, riduzione dell’uso di camini e stufe a basso rendimento, limitazione dell’orario di accensione del riscaldamento, incentivazione all’utilizzo di auto con almeno 3 persone a bordo, potenziamento del servizio di trasporto pubblico: sono alcune delle misure previste per l’inverno 2011-2012 dalle Linee guida per la riduzione del rischio dei superamenti dei valori limite di concentrazione delle polveri fini rivolte alle aree individuate come più soggette a tali superamenti. Il documento su proposta dell’assessore regionale all’Ambiente, Silvano Rometti, è stato approvato dalla Giunta regionale e mercoledì 30 novembre verrà pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Umbria.

“In considerazione del prolungarsi delle condizioni di criticità, dovute anche alle particolari condizioni climatiche, anche per non incorrere in infrazioni da parte della Comunità Europea, è opportuno – ha detto l’assessore Rometti – che i Comuni adottino misure per la tutela ed il risanamento della qualità dell’aria come la chiusura al traffico, limitazioni nell’orario di accensione dei riscaldamenti, la riduzione dell’uso di camini e stufe e l’incentivazione all’utilizzo del mezzo pubblico. La Regione Umbria inoltre, – ha aggiunto – affiancherà le azioni adottate dalle amministrazioni comunali attraverso un’informazione capillare ai cittadini, fondamentale per far conoscere i provvedimenti adottati e i relativi comportamenti da assumere, specialmente nelle situazioni di maggiore criticità”.

L’assessore ha ricordato che “con deliberazione del Consiglio Regionale del 9 febbraio 2005, n. 466 è stato approvato il ‘Piano regionale di risanamento e mantenimento della qualità dell’aria’ che prevede anche misure relative al monitoraggio, alla verifica e alla sua revisione. Ogni anno – ha detto - dall’inverno 2005-2006 è stato proposto un protocollo di intesa per la riduzione degli inquinanti in atmosfera nel periodo invernale da siglarsi tra Regione, Province, Comuni ed ARPA, volto a mettere in atto misure per la riduzione delle concentrazione di polveri fini nei centri urbani ed a gestire le situazioni di emergenza smog che, in particolari situazioni meteorologiche, periodicamente si ripresentano.
Sulla base di questo Protocollo e grazie ad una serie storica delle misurazioni dei dati annuali delle concentrazioni degli inquinanti rilevati da ARPA Umbria, sono stati individuati i territori dei Comuni di Foligno, Gubbio, Perugia, Spoleto e Terni come particolarmente soggetti a tali superamenti, specialmente in condizioni meteorologiche sfavorevoli”.

Da ciò è scaturita la necessità di attivare tutte le misure necessarie per limitare il numero di superamenti annui delle concentrazioni di polveri fini e per contrastare l’inquinamento e, conseguentemente, gli effetti nocivi sulla salute dei cittadini e sull’ambiente. Nel periodo che va dal 1 novembre 2011 al 31 marzo 2012, in caso di ripetuti superamenti vengono indicate, nelle linee guida, le misure di emergenza che i Sindaci dei Comuni individuati devono adottare ed in particolare:interdizione nelle aree urbane dove si è verificato il superamento, negli orari dalle 08.30 alle 18.30 e sino a quando i valori di PM10 non rientrino nella norma, della circolazione privata dei veicoli mossi da motore a combustione interna; divieto di accensione di fuochi all’aperto; invito alla popolazione a ridurre significativamente l’uso di camini e stufe a basso rendimento; limitazione dell’orario di accensione del riscaldamento in particolare per chi utilizza combustibile diverso dal gas naturale (metano); promozione, soprattutto nel recarsi presso i centri urbani interessati dal blocco della circolazione, dell’utilizzo di auto con almeno 3 persone a bordo; misure di potenziamento del servizio di trasporto pubblico.

Nelle linee guida per quanto riguarda la circolazione, sono previste delle deroghe ai mezzi meno inquinanti, come ad esempio le auto elettriche o ibride, alimentate a gas metano, classificate Euro 4 o 5, a gasolio dotate di filtro antiparticolato. La delimitazione delle aree in cui è interdetta la circolazione deve essere individuata dai Sindaci dei Comuni interessati.

 

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