Una serata iridescente e divertente, come sempre sono le occasioni in cui il pianista Stefano Ragni, docente dell’Università per Stranieri di Perugia, suona e spiega un autore di musica. Mercoledì 4 settembre al Festival di Musica Classica di Castiglione del Lago l’istrionico Ragni, grande divulgatore di bella musica arricchita da storie e curiosità, perfettamente inserite nei contesti storici, politici ed economici, celebrerà la figura di Giacomo Puccini nel centenario della morte. Un “Tutto Puccini” che il professore perugino sta portando in giro per l’Umbria con un costante successo di pubblico: la parabola umana e musicale del grande maestro toscano, un travolgente viaggio nel tempo, tra fine Ottocento e le prime tre decadi del Novecento, in una terra densa di contraddizioni, tra rivoluzione industriale, emigrazione di massa e un’annosa questione femminile che portò alla progressiva emancipazione della donna, il tutto attraverso le tappe della vita di un uomo d’eccezione come Puccini.
Stefano Ragni, tra i fondatori del Festival di Musica Classica di Castiglione del Lago nel 2005, ha sempre sostenuto fortemente il Comune di Castiglione del Lago e la direzione artistica di Marzia Crispolti Zacchìa. «Sono molto convinto che la generosità paghi, quando viene elargita con la sensibilità, la maestria e con il buon gusto di Marzia: questo è il festival dei due laghi: il lago di Neuchâtel, perché lei vive a Yverdon-les-Bains in Svizzera, e il Trasimeno che rappresenta la sua origine, in particolare a Casamaggiore di Castiglione del Lago».
Giacomo Puccini è considerato uno dei maggiori e più significativi operisti di tutti i tempi. Il grande lucchese introdusse alcuni temi propri del “verismo musicale”, un certo gusto per l'esotismo e alcuni aspetti dell’opera di Richard Wagner, sia sotto il profilo armonico sia orchestrale e anche per l'uso della “tecnica del leitmotiv”. Tra le opere più famose, considerate di repertorio per i maggiori teatri del mondo, va ricordata “La bohème” del 1896, “Tosca” del 1900), “Madama Butterfly” del 1904 e “Turandot” eseguita la prima volta nel 1926. A “Turandot”, la cui scrittura fu interrotta dalla morte del compositore, furono poi aggiunti finali diversi: quello di Franco Alfano (sotto la supervisione di Arturo Toscanini) coevo alla prima assoluta ed ancor oggi più eseguito e poi quello a opera di Luciano Berio, abbastanza rappresentato.
Difficile è collocare la sua personalità artistica nel panorama internazionale, in quanto la sua musica, pur nell'incessante evoluzione stilistica, non presenta l’esplicita tensione innovativa di molti dei maggiori compositori europei del tempo. Puccini si dedicò in modo pressoché esclusivo alla musica teatrale e, al contrario dei maestri dell'avanguardia novecentesca, scrisse sempre pensando al pubblico, curando personalmente gli allestimenti e seguendo le sue opere in giro per il mondo. Se diede alla luce soltanto dodici opere fu per mettere a punto “organismi teatrali” assolutamente impeccabili, tali da consentire ai suoi lavori di affermarsi stabilmente nei repertori dei teatri lirici di tutto il mondo. Interesse, varietà, rapidità, sintesi e profondità psicologica, abbondanza di trovate sceniche sono i fondamentali ingredienti del suo teatro. Il pubblico, benché talvolta disorientato dalle novità contenute in ciascuna opera, alla fine si schierò sempre dalla sua parte; al contrario, la critica musicale, in particolare quella italiana, guardò molto a lungo a Puccini con sospetto o addirittura con ostilità.
L’appuntamento, da non perdere, con Stefano Ragni e con Giacomo Puccini è fissato per mercoledì 4 settembre a Palazzo della Corgna di Castiglione del Lago alle ore 21:15.
Il Festival di Musica Classica di Castiglione del Lago, fondato e diretto dalla marchesa Marzia Crispolti Zacchìa, è organizzato e patrocinato dal Comune di Castiglione del Lago. Info e prenotazioni al numero 075 9651099 (dalle 9:30 alle 19): www.palazzodellacorgna.it

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