“La Giunta regionale dell’Umbria non ha mai avuto, né ha, alcuna intenzione di assumere, in merito alla sentenza del Tribunale amministrativo regionale relativa alla graduatoria per l’assegnazione dei contributi del bando ‘Puc 2’, alcuna decisione tesa a determinare forzature legali per ledere gli interessi di questa o quella amministrazione comunale”. È quanto si afferma da Palazzo Donini, in riferimento ad alcuni articoli pubblicati nei giorni scorsi sulla stampa locale. “Al contrario – si sottolinea -, la Giunta regionale intende agire al fine di tutelare esclusivamente l’interesse generale. Si ribadisce, inoltre, che il rapporto tra l’amministrazione regionale e i Comuni, quali che siano le forze politiche che li governano, è sempre stato improntato alla massima collaborazione istituzionale. Così è e sarà anche con l’amministrazione comunale di Assisi in merito alla vicenda riguardante le opere pubbliche inserite nella proposta di ‘Puc’”.

“Ogni altra affermazione, o ricostruzione di supposte trattative o presunte volontà di assumere decisioni non ispirate a questo principio – rileva la Giunta regionale -, è frutto di ricostruzioni giornalistiche assolutamente prive di ogni fondamento, che peraltro rischiano di determinare gravi ripercussioni, ingenerando ingiustificati e dannosi allarmismi”.

“Rispetto a tali allarmistiche e fantasiose interpretazioni di stampa dei contenuti della sentenza e di quanto la Giunta regionale deciderà in base alle legittime determinazioni, anche legali, che le competono – si prosegue -, si sottolinea che in merito agli scenari ipotizzati circa gli interventi fin qui avviati, questi non potranno essere rimessi in discussione stante l’avanzato stato di esecuzione dei progetti e dei lavori”.

Così come già affermato all’indomani del pronunciamento del “Tar”, si ribadisce che la Giunta regionale “resta impegnata nella individuazione di soluzioni compatibili con i principi del nostro ordinamento giuridico, il quale ammette la possibilità di dare attuazione alle pronunce di annullamento tenendo conto, appunto, dello stato di attuazione degli interventi finanziati. Resta, quindi, ferma la disponibilità della Giunta regionale a proseguire il confronto con l’amministrazione comunale di Assisi al fine di realizzare una ‘transazione’ che sani l’intera vicenda”.

“Non risponde, inoltre, al vero che la sentenza del ‘Tar’ abbia annullato il bando ‘Puc2’ avendo il Tribunale amministrativo, nel dispositivo di giudizio, eccepito osservazioni rispetto ai criteri utilizzati per la formazione della graduatoria. Infine – si conclude da Palazzo Donini -, è totalmente infondata la cifra di 400 milioni di euro quale dotazione finanziaria del ‘Puc2’, che è invece pari a circa 65 milioni di euro”.
 

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