PERUGIA - Pubblicati sulla rivista internazionale Astrophysical Journal Letters i risultati di una indagine realizzata da ricercatori dell'Università di Perugia: la professoressa Bruna Bertucci e il dottor Nicola Tomassetti del dipartimento di fisica e geologia, combinando misure sperimentali e calcoli numerici, hanno dimostrato un 'ritardo' di 245 giorni (circa 8 mesi) tra l'attività magnetica del Sole e l'intensità del flusso di particelle che bombarda la Terra.

La scoperta rivela nuove proprietà, nella dinamica del trasporto delle particelle nello spazio interplanetario, alla base della modulazione solare. Lo studio, frutto della collaborazione tra le Università di Perugia e Lisbona, investiga i raggi cosmici analizzando una grande quantità di dati raccolti da missioni spaziali e da osservatori terrestri, per costruire un nuovo modello numerico di trasporto di particelle nel sistema solare.

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