di Nicola Bossi

TERNI - Primo round del Pd dell'Umbria su come salvare la Provincia di Terni  ed evitare ulteriori tagli agli enti locali da parte della manovra  Finanziaria di Ferragosto. L'appuntamento si è consumato questa mattina a Terni alla presenza di tutti i parlamentari e senatori umbri, i sindaci di Perugia e Terni, i presidenti della Province e i capigruppo provinciali e i vertici del partito. Non sono mancate posizioni e analisi diverse tra loro, ma alla fine è stato dato un mandato preciso ai rappresentanti in Parlamento e al Senato. "Qualora non dovessero avvenire delle modifiche - ha spiegato ad Umbrialeft, l'assessore regionale Gianluca Rossi - abbiamo chiesto ai nostri rappresentanti di poter intervenire chiedendo per conto della Regione dell'Umbria la possibilità di un riordino dei territori per evitare un'anomalia tutta italiana: ovvero una Regione che ha una Provincia grande quanto la Regione stessa".

Secondo Rossi infatti la Liguria perderebbe le province e otterrebbe un'area metropolitana di Genova (città con più di 500mila abitanti. Ecco qua che dunque nascerebbe il caso Umbria. La proposta del Pd sarà estesa anche a tutti gli alleati. L'idea del riequilibrio territoriale dunque passerebbe attraverso lo studio della Regione con il consenso dei comuni interessati. Un piccolo ritocco possibile dato che solo la Provincia di Perugia contra 600mila abitanti mentre quella ternana sta poco sopra i 230mila abitanti.

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