La Seconda Commissione consiliare (presidente Giuliano Rossi) e l’assessore provinciale alla Sanità Marcello Bigerna hanno incontrato il direttore sanitario dell’Azienda ospedaliera Santa Maria di Terni per approfondire i temi e le ricadute della riforma sanitaria regionale, recentemente approvata dalla Regione dell’Umbria, ed ampliare la conoscenza relativa al funzionamento e allo stato della struttura ospedaliera e delle sue articolazioni. Ciò soprattutto al fine di individuare eventuali criticità da affrontare e risolvere con un’azione comune che coinvolga tutte le istituzioni e i soggetti interessati. L’incontro fa parte di un’iniziativa politico-istituzionale messa in atto dalla Commissione competente e dall’assessore Bigerna ed estesa anche al direttore generale dell’Asl 4 di Terni con il quale si svolgere un identico incontro non appena la direzione dell’Asl avrà comunicato la propria disponibilità in base alla richiesta di incontro formulata dalla Commissione e dall’assessore Bigerna.

 

“La Seconda Commissione –piega il presidente Rossi - si sta occupando da diverso tempo di politiche sanitarie, partendo da alcuni documenti politici presentati in Consiglio da vari gruppi politici e sviluppando una proficua discussione. In questi giorni, a seguito all’approvazione da parte del Consiglio regionale della legge di riordino della sanità umbra, la Commissione è tornata sul tema, avviando un iter di approfondimento insieme all’assessore competente”. A tale proposito si è già svolto un primo incontro in Commissione nel corso del quale l’assessore ha illustrato gli aspetti principali della riforma regionale e le possibili ripercussioni sul sistema sanitario locale. Sul processo di riorganizzazione in atto si è espresso un generale apprezzamento, “sebbene sia evidente – sottolineano Rossi e Bigerna - che le istituzioni locali debbono vigilare affinché i provvedimenti di attuazione della legge regionale, che definiranno nello specifico alcune questioni ancora aperte, tutelino le esigenze dell'intero territorio provinciale e salvaguardino le risorse e le eccellenze che la sanità della nostra provincia esprime attualmente

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