Nello scorso Consiglio provinciale il capogruppo del Prc Luca Baldelli ha presentato un’interrogazione sui piani di emergenza della Protezione Civile nei Comuni della Provincia e sulla posizione dell’Ente riguardo alle spinte privatizzatrici del Governo in questo ambito. “A livello governativo sono state prese delle decisioni improvvide – ha spiegato Baldelli – ed ora ci troviamo in una drammatica emergenza. La nostra Regione per le sue caratteristiche geofisiche necessita di una struttura di Protezione Civile la più ramificata e capillare possibile, mentre invece a livello di Governo centrale si accarezzano progetti di privatizzazione di questa, con forme assicurative a carico dei cittadino sui beni mobili e immobili a condizioni assolutamente proibitive per i più”. Il consigliere ha concluso il suo intervento chiedendo a che punto sia la definizione dei piani di emergenza della protezione civile sul territorio e se non sia il caso di intervenire presso il Governo nazionale affinché si riveda il Decreto legge 59 del maggio 2012”.

 

La risposta è stata data dall’assessore provinciale competente Roberto Bertini: “In questi anni la Provincia di Perugia, in collaborazione con l’Anci, ha lavorato per la redazione dei piani comunali di Protezione Civile sempre come supporto ai Comuni del territorio, secondo il dispositivo legislativo, questo prevedendo vari tipi di emergenze (neve, multirischio, incendi, idrogeologico)”. “Per quanto riguarda la questione a livello governativo – ha aggiunto Bertini - il problema è di tipo politico e quindi a livello tecnico si può solo constatare che le risorse attuali non sono sufficienti per garanti un supporto ai Comuni che sia immediato. Il decreto legge 59 è stato modificato e nel nuovo testo non è più presente il riferimento alle assicurazioni agli edifici a carico dei proprietari”.

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