Una progetto di legge pilota in campo ambientale, una norma che va a colmare un vuoto legislativo e che permetterà anche di pensare all’ambiente partendo dal nostro territorio. Si è discusso ieri in Provincia durante un incontro della I commissione consiliare permanente (presidente Massimiliano Capitani) della proposta di legge regionale di iniziativa provinciale per la riduzione e compensazione delle emissioni di Co2. Nella introduzione alla proposta l’assessore all’Urbanistica Carlo Antonini ha spiegato che non è usuale che il Consiglio provinciale elabori una propria normativa da sottoporre al Consiglio regionale.

 

“E’ un dato di fatto che il Co2 crei danni enormi all’ambiente, a partire dalla siccità fino ad arrivare alle catastrofi causate dai cambiamenti climatici – ha aggiunto Antonini – e che c’è in atto un vero e proprio mercato per acquistare crediti di Co2. Nella nostra proposta, molto articolata, abbiamo risolto brillantemente il problema dell’aggravio dei costi: i proprietari delle aree che attraverso le varianti al Prg e altri strumenti urbanistici acquisiscano un notevole incremento di valore, devono investire una parte dei proventi nella compensazione delle emissioni clima alteranti. In pratica anche l’urbanistica entra nei fattori di difesa ambientale. I tecnici del ministero dell’Ambiente hanno apprezzato molto le nostre proposte, che prevedono anche il diretto intervento dei sindaci nell’individuare aree ‘risanatrici’ da predisporre nel luogo dove il danno si verifica”.

 

Il consigliere del Pdl Bruno Biagiotti ha spiegato nel suo intervento: “Qui ci vuole un rovesciamento del problema, occorre trovare una legislazione premiale e non punitiva nei confronti di chi abbatte le emissioni di Co2, troppe norme urbanistico-ambientali gravano sul cittadino”. Luca Baldelli del Prc ha invece sposato in pieno il progetto: “I documenti di Kioto e Durban sono vincolanti e vanno rispettati, ci vuole un deciso no all’esasperato liberismo urbanistico odierno e all’eco affarismo internazionale”. Per il capogruppo del Pd in Consiglio provinciale Giampiero Rasimelli gli incentivi ai cittadini e la pianificazione possono convivere: “In campo ambientale ci sono molte dispute, molte scuole di pensiero su ciò che è giusto o meno, ma c’è un punto indiscutibile: si può intervenire sull’urbanistica per modificare e riqualificare il nostro patrimonio”.

 

E’ poi intervenuto il capogruppo dei Socialisti riformisti Enrico Bastioli “C’è tutto un quadro generale di appesantimenti e di non corretta attuazione delle norme in campo ambientale. Nella proposta di legge provinciale ci sono degli elementi interessanti ma attenzione agli asfissianti fascicoli della burocrazia”. Per il consigliere del Pd Laura Zampa la proposta crea anche delle occasioni molto interessanti di legame tra le aziende e imprese e il territorio. Il capogruppo dell’Idv Franco Granocchia ha parlato di grossi errori in Umbria dal punto di vista urbanistico, chiedendo un piano di legge calibrato sugli impianti a biogas. L’assemblea si è espressa con 9 voti favorevoli e 2 astenuti. Il Pdl si è astenuto chiedendo di approfondire l’argomento e proponendo degli emendamenti alla proposta di legge.

 

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