PERUGIA - Sono trascorse alcune settimane dalla firma dell’accordo che ha definito il passaggio delle funzioni delegate e del personale dalle Province alla Regione e ad alcuni enti regionali. Un accordo importante, che garantisce la ricollocazione di 238 persone. Un accordo, tuttavia, che lascia insolute una serie di questioni.

Vi è innanzi tutto ancora incertezza sulla chiusura dei bilanci delle Province, che si deve realizzare entro il 30 novembre. La sostenibilità economica delle Province è fondamentale per la garanzia della continuità dei servizi e dell’occupazione, pertanto, la risoluzione e la chiusura dei due bilanci è atto fondamentale per garantire certezze ai cittadini e ai lavoratori.

Ad oggi non abbiamo elementi per dare queste certezze.

Abbiamo inoltre appreso che ieri, 16 novembre, sono stati caricati nel portale i nominativi del personale della polizia provinciale, contro il parere delle RSU e senza alcun confronto nel tavolo della governance.

Insomma, si è voluto rompere un percorso di condivisione e di collaborazione che aveva portato fino ad oggi a una gestione attenta e consapevole della complessa situazione che attraversano le Province di Perugia e Terni, una situazione tra le più difficili in tutta Italia.

Ribadiamo la nostra contrarietà a tale atto unilaterale che riteniamo inaccettabile e anche incomprensibile, oltreché irrispettoso del protocollo firmato solo a luglio scorso, in cui si ribadiva l’obiettivo di ricollocazione di tutto il personale.

Ci preoccupa anche il silenzio rispetto al percorso individuato per la formazione e i centri per l’impiego, servizi fondamentali per i giovani e i cittadini.

Chiediamo che si riapra subito il tavolo della governance e si affrontino le questioni aperte con chiarezza e con la massima trasparenza, garantendo omogeneità di interventi nelle due province e omogeneità di trattamenti.

Fp Cgil Fp Cisl Fpl Uil

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