PERUGIA – "Un'iniziativa importante per promuovere e valorizzare le reti di solidarietà sociale a supporto delle situazioni di disagio, con un occhio attento alle famiglie indigenti": sintetizza così la vicepresidente della Regione Umbria con delega al Welfare, Carla Casciari, il protocollo d'intesa firmato stamani a Perugia tra la Regione Umbria e il Cesvol di Perugia, anche con l'obiettivo  di potenziare le attività del progetto "Zero Waste – Zero Sprechi 100% solidarietà e ambiente".

Hanno firmato il documento per la Regione Umbria la vicepresidente con delega al Welfare, Carla Casciari, per  il Cesvol di Perugia il presidente, Giancarlo Billi. Era presente anche Alessandra Stocchi del Cesvol.

"Con la firma del protocollo – ha detto la vicepresidente Casciari - si vuole dar vita ad una rete di solidarietà dinamica e stabile tra il mondo del profit e del non profit. Secondo l'ultimo rapporto sulle povertà in Umbria, le famiglie umbre povere sono in aumento anche a causa della crisi. A fronte di ciò – ha aggiunto - la Regione Umbria nel 2014 ha destinato quasi tre milioni in più per finanziare servizi di prossimità per le famiglie ed ha riconfermato nel bilancio regionale tutte le voci del sociale, perché investire nel sociale e nel Welfare, rappresenta oltre che un impegno civile, un fattore di sviluppo. Inoltre abbiamo contribuito ad  implementare il Fondo di solidarietà della Ceu per intervenire su quelle situazioni che non passano dagli uffici di cittadinanza".

La vicepresidente ha quindi riferito che "in particolare con l'iniziativa Zero Waste, il bene invenduto acquista un valore socio-assistenziale e il suo recupero ha ricadute positive a livello ambientale, economico, sociale e sanitario. In pratica, puntiamo a diffondere la cultura della sostenibilità e della solidarietà - ha aggiunto -  attraverso la realizzazione di un sistema basato sul recupero dei beni invenduti a favore delle persone e delle famiglie bisognose. Il progetto è stato  premiato con il marchio ‘Green Heart Quality' con cui la Regione Umbria, prima in Italia, certifica e rende identificabili prodotti, attività e servizi compatibili a livello ambientale".
"Zero Waste, oltre alla riduzione del problema che coinvolge molte persone indigenti dell'Umbria che hanno difficoltà, in particolare l'ultima settimana del mese, a fare acquisti alimentari, punta anche alla riduzione degli sprechi in senso stretto – ha riferito la vicepresidente – Proprio per l'importanza e l'attualità di questa problematica, come amministrazione regionale ci siamo sentiti molto vicini a quest'iniziativa che abbiamo deciso di sostenere per rispondere anche così  ai bisogni delle nuove povertà che coinvolgono cittadini e famiglie non abituate a chiedere".

In proposito il presidente del Cesvol di Perugia, Giancarlo Billi, ha posto l'accento sulla "solitudine" delle persone che vivono momenti di difficoltà economica: "Con il nostro progetto vogliamo sconfiggere la solitudine e l'isolamento che caratterizza le nuove povertà, che portano anche una condizione di chiusura – ha riferito -  In questo contesto il ruolo dell'associazionismo diventa sempre più importante".

In seguito alla firma del protocollo la Regione e il Cesvol si impegnano a garantire informazione, assistenza tecnica, formazione e animazione territoriale a tutte le iniziative che si propongono di fronteggiare la povertà sul fronte alimentare, promosse da reti di solidarietà tra istituzioni e  mondo del profit e non profit.

A sensibilizzare la cittadinanza ad un consumo sostenibile attraverso iniziative di informazione ed educazione finalizzate a diffondere una corretta cultura dell'alimentazione e adeguati stili di vita, a promuovere nuove progettualità che si fondano sul recupero dei beni a fini solidali, a informare sulle iniziative e sui progetti avviati sul territorio regionale per promuovere il recupero dei beni alimentari e di altri prodotti e per la diffusione di una cultura del consumo sostenibile.

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