POTSDAM - Si è conclusa con una visione unitaria delle azioni da compiere a livello locale, la conferenza delle città gemelle dedicata al clima tenutasi un questi giorni a Potsdam, da cui è emersa la proposta ufficiale fatta al Comune di ospitare a Perugia, nell’autunno del 2012, uno dei due prossimi appuntamenti nell’ambito del Programma europeo sul Clima; tema la mobilità e le implicazioni climatiche, già finanziato. L’altra città prescelta è Bonn.

In estrema sintesi, dalla conferenza è risultato fondamentale mettere al centro del processo i cittadini perché la riforma verde sarà tale solo se riuscirà a coinvolgere appieno tutti gli attori del processo politico e decisionale, soprattutto in quelle azioni e dinamiche che riescono a trasmettere alla popolazione la voglia di cambiare. Via quindi a una comunicazione efficace, ad azioni concrete e a risultati attendibili.

A parlare dell’esperienza del Comune di Perugia sulla riduzione dei consumi e le energie rinnovabili, l’assessore all’Ambiente Lorena Pesaresi.
“La sfida climatica dipenderà soprattutto dai risultati che le città sapranno dimostrare nella riduzione dei consumi, delle emissioni, e dal fatto che non esiste alternativa all’uscita dal fossile, all’autonomia energetica e a un sistema di mobilità alternativa”, ha sostenuto l’assessore, ricordando che “interventi anche piccoli ma efficaci, percettibili e misurabili in termini di sostenibilità ambientale possono risultare decisivi”-

La Pesaresi ha ricordato anche l’importanza delle azioni locali di educazione ambientale, nelle scuole perugine da oltre 25 anni, e di formazione di un nuovo civismo ecologista come patrimonio collettivo e non solo di nicchia.

“Potsdam è un’ulteriore opportunità per alimentare la costruzione della Rete europea dei Comuni eco-sostenibili: un vero e proprio network attraverso cui scambiare esperienze, sperimentare nuove strategie e soluzioni locali per la protezione del clima - ha detto - così come è fondamentale affrontare insieme le grandi sfide ambientali che ci attendono e lavorare insieme affinché i governi nazionali mettano in condizione gli enti locali di attuare i programmi ambientali cercando di superare gli ostacoli che si frappongono e che puntualmente emergono: la carenza di risorse (specie in tempi di crisi), di regolamenti, di competenze.

A livello locale, la nostra attenzione è rivolta alla salvaguardia degli equilibri ecologici: dalla tutela dell’acqua, alla qualità dell’aria; dalla riduzione dei consumi e degli sprechi, alla cura del verde pubblico e alla tutela del paesaggio; dalla conservazione dei boschi alla valorizzazione delle reti ecologiche e alla tutela della biodiversità, attraverso progetti integrati e processi partecipativi di Agenda 21 locale”.

Ambiente come risorsa da salvaguardare ma anche un’opportunità per lo sviluppo sostenibile da cogliere, ricordando che Green economy significa prima di tutto “fare di più e meglio con meno”, oltre che rappresentare una risposta alla crisi climatica e un nuovo motore dell’economia mondiale e locale.

Non basta operare una moderna e innovativa trasformazione tecnologica, ha detto ancora l’assessore riferendosi alle progettazioni di fonti rinnovabili, “occorre ripensare ancora il modello di sviluppo, i nostri stili di vita, saper investire nel “sistema città”, evitando il rischio di avere solo in prospettiva edifici intelligenti e ad impatto zero dal punto di vista energetico e città che si muovono ancora quasi esclusivamente con le insostenibili automobili a carburante fossile o prive di sistemi di trasporto alternativi. Serve una diversa cultura dell’abitare, del muoversi in città e del vivere, del rispetto per l’ambiente, della necessità di cambiare comportamenti e stili di vita”.

Perugia ha iniziato la sua marcia verso l’energia pulita, ha ricordato, sancendo anche con politiche “verdi” la sua candidatura, insieme ad Assisi, a “Capitale europea della cultura 2019”, con le innovazioni urbanistiche, ambientali e infrastrutturali, specie sul fronte della mobilità alternativa con la realizzazione delle scale mobili e del recente Minimetrò: una eccellenza europea ed internazionale sotto il profilo tecnologico, trasportistico, architettonico, paesaggistico-ambientale: un sensibile contributo alla sostenibilità urbana delle città che cambiano.
 

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