Protezione civile. Da Perugia metodologie nuove per studio vulnerabilità sismica
Verranno presentati mercoledì 14 dicembre 2011 a L’Aquila i risultati del progetto PATCH - Prevention, Analysis and Tools for Cultural Heritage (prevenzione, analisi e strumenti per il patrimonio culturale). Si tratta del Progetto Europeo di durata biennale finanziato dalla Commissione Europea Direzione Generale Echo, Unità di Protezione Civile e sviluppato dal Centro Studi e Formazione Villa Montesca di Città di Castello insieme ad altri partner italiani ed europei (Provincia di Perugia, Custodia Generale del Sacro Convento della Basilica Papale di San Francesco di Assisi, Policia Local di Valencia, Consorci de la Ribera, University of Crete – Natural History Museum of Crete, Municipalità di Heraklion, Municipalità di Agios Athanasios).
Il progetto ha sviluppato un sistema integrato di prevenzione dei danni dei beni culturali in seguito a calamità sismiche basato sulla codifica di procedure e protocolli operativi, tecniche di catalogazione e identificazione delle opere, tecnologie di protezione degli oggetti museali efficaci e strumenti innovativi per gli operatori coinvolti nelle operazioni di primo intervento. L’assessore provinciale alla protezione civile Roberto Bertini, che il 14 dicembre aprirà i lavori della conferenza aquilana, ha espresso soddisfazione per il lavoro svolto ed il supporto fornito alla stesura del manuale ed ha dichiarato che “la Provincia di Perugia, attraverso il Sevizio Controllo Costruzioni e Protezione Civile, si è occupata, nell’ambito del Progetto P.A.T.C.H., del tema della vulnerabilità sismica degli oggetti museali e degli edifici che li contengono.
Lo studio, finalizzato ad approfondire la conoscenza delle tipologie costruttive degli involucri, è stato incentrato sulla stesura di metodologie volte alla stima del loro livello di vulnerabilità sia sismica che statica. Si è voluto dare un taglio tecnico di natura sia qualitativa che quantitativa, mediante la messa a punto di schede di conoscenza e di vulnerabilità utilizzabili, non solo in caso di evento sismico. Tali schede rappresentano un utile strumento per la valutazione di vulnerabilità degli edifici/contenitori. Esse possono costituire un riferimento per le squadre che devono effettuare il recupero degli oggetti contenuti nell’edificio, con la finalità di una prima rapida valutazione del livello di sicurezza dello stesso e degli aspetti di maggiore pericolo durante la permanenza in sito delle squadre che devono recuperare gli oggetti artistici.
Nell’ambito dell’azione istituzionale della Provincia stessa, in termini di Protezione Civile, azione volta alla formulazione ed all’aggiornamento dei piani provinciali di emergenza nonchè all’azione di pianificazione, coordinamento e supporto dei piani comunali di emergenza, il manuale può costituire elemento di affinamento e conoscenza fondamentale, non solo nell’ambito nella protezione e salvaguardia delle vite umane, ma anche nel recupero dei beni museali e artistici, patrimonio inestimabile della nostra società”.
Anche Giuliano Granocchia, presidente del Centro Montesca ha espresso soddisfazione per gli obiettivi conseguiti: “Si tratta - ha detto - di un progetto di grande valore per un territorio particolarmente toccato dagli eventi sismici, dove si trova un ingente patrimonio culturale, in cui la forte esperienza maturata dal Centro Studi e le peculiarità dei partner, fra cui la Provincia di Perugia, che si distingue per la competenza tecnica nel settore della prevenzione e per le analisi della vulnerabilità sismica delle strutture e la Basilica di San Francesco d’Assisi che ha messo in campo le esperienze maturate a seguito degli interventi di salvaguardia degli affreschi del ciclo grottesco, hanno consentito di realizzare prodotti da trasmettere e trasferire ad altre realtà territoriali a livello nazionale ed internazionale”.
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