ROMA - Sono partite oggi le oltre 400 iniziative formative, esercitative e di diffusione della cultura di protezione civile che coinvolgeranno tutte le regioni italiane fino al 14 luglio, nell'ambito dell'"Anno europeo del volontariato", istituito dal Consiglio dell'Unione Europea.

Nel pomeriggio, il capo dipartimento, Franco Gabrielli, ha partecipato a Foligno a "Protezione civile aperta", insieme all'onorevole Giuseppe Zamberletti, al presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, al presidente della Consulta nazionale del volontariato, Simone Andreotti, e al presidente della Consulta regionale, Fabio Militoni.

SCHEDA

Al centro regionale di protezione civile, dove e' stato trasferito il servizio di protezione civile della Regione Umbria, e' attribuito un ruolo guida nella gestione e nello svolgimento delle funzioni previste dal Piano regionale in materia di prevenzione, formazione, programmazione e pianificazione dell'emergenza a supporto degli enti locali. Tale centro, scelto dal Dipartimento nazionale per inaugurare, oggi, la Settimana europea del volontariato di protezione civile - e' detto in una nota della Regione - e' dotato di supporti tecnologici d'avanguardia nel campo informatico ed in quello delle telecomunicazioni. La razionalizzazione della sala operativa consentira' di ridurre i costi generali, di fornire un servizio altamente qualificato e specializzato in tutti i settori; garantira' inoltre il supporto costante con professionalita' e competenze diverse in qualsiasi momento per qualsiasi tipo di emergenza. Nella sala operativa troveranno riferimento, per la gestione dell'emergenza anche servizi quali il 118 oltre alle strutture operative presenti nel Centro quali i vigili del fuoco, il Corpo forestale dello Stato, le Comunita' montane, il Consorzio di bonifica. Queste dispongono, comunque, di servizi propri per la gestione delle attivita' ordinarie nelle proprie sedi. I soggetti e le risorse per la realizzazione del centro regionale, che hanno comportato un investimento complessivo di oltre 31 milioni di euro (31.384.374,28) di cui oltre 26 milioni di euro a valere sui fondi della ricostruzione post-sisma, sono stati fissati, a seguito del terremoto del 1997, con una ordinanza del ministero dell'Interno e con il successivo accordo di programma del 29 giugno 1998 firmato da Regione Umbria, Comune di Foligno, Dipartimento della Protezione civile, provveditorato alle opere pubbliche dell'Umbria, comando provinciale dei Vigili del fuoco di Perugia, Croce rossa italiana, Consorzio bonificazione umbra. L'area ospita una struttura di servizio per ciascuno dei soggetti partecipanti per lo svolgimento delle proprie funzioni istituzionali e quelle di protezione civile. Un edificio e' adibito a sede del Corpo forestale dello Stato per lo svolgimento delle proprie attivita' d'istituto sul territorio. C'e' inoltre una struttura di deposito materiale di primo intervento dei beni culturali storico artistici, archivistici e librari ed un edificio di deposito e conservazione di moduli prefabbricati. La sede del distaccamento dei Vigili del fuoco comprende un campo base per addestramento e per esercitazioni del volontariato. A completare il centro regionale di protezione civile c'e' la sede del Consorzio della Bonificazione umbra, un edificio per servizi comuni, l'ufficio informazioni, sorveglianza. Ci sono infine aree per lo stoccaggio di materiali ed ammassamento mezzi, per l'insediamento moduli abitativi e una piazzola per l'atterraggio di elicotteri. Progettualmente la scelta operata ha privilegiato sistemi di isolamento sismico, al fine di consentire la piena attivita' del Centro di protezione civile anche in caso di rilevanti fenomeni sismici. Infatti quasi tutte le strutture sono state isolate e sono dotate di impiantistica adeguata alle situazioni di emergenza, soprattutto in merito alla trasmissione delle informazioni. Al centro, in questi primi mesi, sono state gestite alcune emergenze come quella relativa al crollo della paratia dello sfioratore della diga di Montedoglio, con i tecnici che hanno svolto da subito sopralluoghi e monitorato la fuoriuscita del flusso delle acque e costantemente tenuto informati i sindaci dei territori che ne sono stati interessati. E' stata e viene tuttora gestita, inoltre, l'emergenza dovuta al consistente arrivo dei migranti dai Paesi del Nord Africa sull'isola di Lampedusa, che ha reso necessario predisporre un piano di accoglienza nazionale distribuito su tutto il territorio italiano, a cui l'Umbria non si e' sottratta ed ha saputo mettere in campo la competenza e la solidarieta' di tutti i soggetti coinvolti. I dipendenti che lavorano al Centro regionale svolgono tuttora operazioni di accoglienza e trasferimento dei migranti nelle apposite strutture individuate. Un altro aspetto fondamentale dell'attivita' del centro e' dato dalla formazione. Il Dipartimento nazionale di Protezione civile ha scelto il Centro di Foligno per svolgere, nell'ambito del progetto europeo ''Doctor House'', nel gennaio 2011, il corso per formare tecnici specializzati che saranno impiegati all'estero come team di Protezione civile europea nella valutazione di danno e agibilita' di edifici danneggiati da terremoto. Al fine di avere tutti i mezzi in un'unica sede, e' stato trasportato tutto il materiale che si trovava nella struttura di Magione, trasferendo, quindi, l'intero centro attrezzature di primo intervento (''Capi''). Di rilevanza non secondaria, infine, e' la continua attivita' che i dipendenti svolgono presso le associazioni di volontariato per i relativi corsi di base e di aggiornamento, che tendono a garantire linee comuni di intervento in caso di emergenze.

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