TERNI - In merito alla vicenda di Massimo Meniconi, residente in un alloggio di edilizia residenziale pubblica di Terni, in Piazza della Pace 27, che ieri (come riportano i giornali) si era barricato in casa, minacciando di togliersi la vita, nel corso dell'esecuzione dello sfratto di cui era destinatario, da parte dei funzionari di Ater Umbria, il presidente Alessandro Almadori e l'assessore regionale alle Politiche Abitative della Regione Umbria Stefano Vinti, comunicano che il provvedimento è stato sospeso per quaranta giorni, in modo da effettuare tutte le verifiche necessarie.

“In 8000 locazioni gestite da Ater Umbria – ha spiegato il Presidente Almadori – raggiungiamo una media di dieci sfratti all'anno, che vengono non solo valutati attentamente, ma accompagnati dai nostri uffici con una sensibilità e professionalità che io ho sempre e assolutamente condiviso. Ci saranno 40 giorni di tempo per valutare la sua posizione e, come sempre fatto da Ater Umbria, pretenderò che si proceda con assoluto rispetto della persona o delle persone coinvolte nel procedimento”. S

ulla vicenda è intervenuto anche l'Assessore Stefano Vinti il quale ha affermato che: “E necessario valutare la questione sociale e salvaguardare i diritti di tutti sia degli inquilini che delle famiglie che sono in lista di attesa per un alloggio di edilizia residenziale. La procedura di sfratto del Signor Massimo Meniconi è stata sospesa per quaranta giorni, in questo lasso di tempo verificheremo se l'inquilino abbia tutti requisiti per avere un alloggio pubblico. Ritengo che se ci sia qualcuno che occupa un appartamento senza averne i pieni diritti, lo toglie ad altre famiglie che hanno bisogno e diritto ad una casa. Giustamente Ater ha sospeso la procedura di verifica, ha dimostrato sensibilità come in altre occasioni alla questione sociale. Ora i tecnici valuteranno se è necessario salvaguardare un diritto, che se c'è è necessario salvaguardare, ma allo stesso tempo non penalizzare quelli di altri”.

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