GENOVA - Tre cittadini cinesi arrestati e sedici case d'appuntamento sequestrate nel Nord e nel Centro Italia. E' il bilancio di una maxi operazione condotta dai carabinieri nella compagnia di Sampierdarena contro lo sfruttamento della prostituzione cinese. I blitz sono scattati a Genova, in Liguria, ma anche in Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Toscana ed Umbria.

I tre arrestati avevano allestito un vero e proprio call center del sesso a pagamento. La banda aveva ramificazioni in tutto il Nord e Centro Italia, ma operava da Milano, dove due donne cinesi rispondevano alle telefonate dei clienti, ''adescati'' con annunci su giornali e siti internet, e li smistavano tra le sedici case d'appuntamento scoperte dai militari dell'Arma.

In carcere sono finiti il boss dell'organizzazione, Liu Weng, di 38 anni, e le due centraliniste, Yang Mei, 37 anni, e Zhang Ling, di 47. Le indagini sono partite da una segnalazione che ha permesso ai carabinieri di Rivarolo di trovare la prima casa d'appuntamento nel ponente di Genova.

Da li' i militari sono risaliti a quelle di Perugia, Reggio Emilia, Como, Varese, Lodi, Firenze, Padova, Vicenza, Verbania ed Ivrea. I rapporti sessuali, riservati esclusivamente a uomini italiani, avevano tariffe che andavano dai 50 a 100 euro. Nel quartiere milanese di Quartoggiaro i carabinieri hanno sequestrato libri contabili, documentazione bancarie e telefoni cellulari.
 

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