Nella nostra regione alle recenti elezioni politiche nazionali i vari schieramenti della sinistra di Liberi e Uguali, Potere al popolo e di centro -sinistra a guida PD, presentandosi divisi come sempre, hanno preso una sonora batosta.

Il centro-destra, trainato dalla Lega, ha portato i suoi candidati al Parlamento alla vittoria, e anche il movimento cinque stelle è risultato vincente.

Immediatamente nei giornali nazionali e locali di centro- destra sono apparsi titoloni all’insegna: l’Umbria non è più una regione rossa, ma si è colorata di verde- azzurro.

Nei prossimi mesi in otto comuni Umbri: Corciano,Terni, Spoleto, Trevi, Cannara, Umbertide, Passignano e Santa Maria Tiberina, i cittadini verranno chiamati ad eleggere il proprio sindaco.

Sarà molto interessante costatare se nel giudizio degli elettori prevarranno le tematiche politiche locali o quelle nazionali.

Noi crediamo che nelle elezioni amministrative il cittadino sia più interessato, rispetto ai temi nazionali, a valutate le scelte della Giunta comunale in quanto hanno avuto immediata ripercussione sulla loro vita di tutti i giorni.

L’anno prossimo, inoltre, anche a Perugia ci saranno le elezioni per eleggere il nuovo sindaco.

Oggi nella nostra regione le formazioni di centro-destra, sinistra e centro- sinistra e quella dei cinque stelle, si trovano a pochi punti percentuali di distanza, pertanto noi riteniamo che l’anno prossimo si potrà giocare un’altra partita elettorale, completamente diversa da quella attuale,

Infatti da parecchio tempo noi registriamo un grande malcontento, proveniente da diversi settori della cittadinanza, nei confronti dell’operato della Giunta perugina guidata dal centro- destra.

Basta ricordare il buco di bilancio e le osservazioni fatte dalla Corte dei Conti sulla cattiva amministrazione sia delle entrate che delle uscite e della necessità di alienare parti importanti del patrimonio pubblico.

Inoltre è sotto gli occhi di tutti il disastro ottenuto con la modifica del traffico cittadino che ha prodotto un caos al centro storico, i parcheggi sono stati messi tutti a pagamento, le buche nelle vie sono aumentate e i cittadini si lamentano per la sporcizia nei vari quartieri della città. Potremmo parlare poi del progetto che ha riscontrato una forte opposizione da parte di tutte le associazioni culturali del centro storico, quello brutto degli Arconi, e la modifica della zona ZTL di accesso alle vie centrali.

E’ evidente, inoltre, la preoccupazione per la chiusura di negozi storici del centro e per la perdita di popolazione residente che impoverisce sempre di più il nucleo abitativo della città.

Inoltre ogni giorno assistiamo ad episodi di furti nelle case, di aggressioni violente ad anziani e donne, in un clima di incertezza e di rabbia.

Una Giunta che si è completamente disinteressata della perdita di moltissimi posti di lavoro nelle imprese del territorio, facendo precipitare Perugia sempre più in basso nella classifica delle città più vivibili e prosperose.

Mentre la Giunta si diletta a spendere risorse pubbliche per cortei e manifestazioni annuali di nessun valore né culturale né storico.

Oggi tutti i partiti della sinistra e del centro -sinistra si devono interrogare a fondo sulla sconfitta, ma è necessario, però, muoversi al più presto.

Intanto bisognerà costruire un nuovo Progetto per Perugia, completamente diverso e ambizioso per il futuro della città, che concretamente potrebbe dare un impulso notevole all’utilizzo dei Beni comuni e uno stop alle privatizzazioni. Un’ idea di rinascita della città nel quale parte trainante, sia per l’economia sia per la valenza sociale, assumerebbe una programmata ristrutturazione dei vari quartieri cittadini a cominciare dalla revisione del progetto Fontivegge.

Ma un piano che preveda anche un ruolo propositivo e innovativo della Giunta comunale al fine di costruire un Patto per il lavoro fra tutte le forze imprenditoriali e produttive del territorio.

Poi sarà necessario individuare un candidato sindaco giovane, dinamico, intraprendente, scelto con le primarie di coalizione, al di fuori dei giochi delle segreterie dei vari partiti.

Inoltre noi crediamo che forse sarebbe più utile superare i vecchi simboli di partito e tutta la coalizione, che vedrebbe comprendere la sinistra più il centro- sinistra, si potrebbe presentare sotto il simbolo o di una lista civica o di altro emblema innovativo e credibile.

Non si può certamente tornare al passato, il programma politico andrà discusso pubblicamente con tutti i cittadini, le varie associazioni produttive e culturali, disposti ad ascoltare suggerimenti e modifiche importanti.

La Sinistra per Perugia crede in questo progetto: si può tornare a vincere, solo abbandonando il politicamente corretto, le vecchie logiche, ma rapportandoci, invece, strettamente con la nostra gente.

Noi siamo a disposizione per metterci al lavoro.

Giuseppe Mattioli
La Sinistra Per Perugia

 

 

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