A PROPOSITO DELLA MEDIOETRURIA
di Paolo Brutti
A tutti coloro che pensano che i Frecciarossa attraverso l’Umbria, da Orte ad Arezzo, siano un lusso o uno spreco come comprare una Ferrari per andarci in Corso Vannucci, consiglio di leggere attentamente il prospetto che segue, estratto da una pubblicazione delle FS. Vedranno che la cosiddetta Alta Velocità di rete sta praticamente soppiantando i collegamenti intercity e che tutte le province italiane sono raggiunte dai Frecciarossa che, attraverso le linee storiche, le congiungono con il tronco AV principale, con diverse corse giornaliere. Nessun capoluogo di provincia raggiunge il tronco principale di AV solo attraverso collegamenti ordinari verso stazioni poste in località baricentriche. Persino Parma, Reggio e Modena, servite dalla Mediopadana, hanno tre collegamenti giornalieri andata e ritorno sulla linea storica, più apprezzati dalla utenza rispetto al raggiungimento con altri mezzi, spesso su gomma, della stazione di Calatrava. Con tre Frecciarossa sulla linea storica umbra di potrebbero sostituire i treni intercity che collegano, con esasperante lentezza, Perugia e Terni con Milano e Roma fornendo all’Umbria un servizio di alto livello e togliendola dall’isolamento ferroviario che dura da oltre un secolo e mezzo. La cosa è così evidente che si deve sospettare che la giunta Tesei e il suo assessore ai trasporti non abbiano mai usato il treno per muoversi dalla regione, nemmeno quando non erano provvisti di auto con autista e che pensino che treno sia un sinonimo di stazione. Tal che la frase “aumentare il servizio di trasporto con treni” suoni al loro orecchio “aumentare il numero delle stazioni”, magari in Toscana, nel sollazzo di tutti gli umbri che una volta per vedere un treno moderno per Milano dovevano andare a Terontola (solitaria e sconosciuta come certe stazioni del West) e domani dovranno arrivare ancora più in là, nei dintorni di Arezzo (la nostra Chimera).
“Al 2023, i treni Alta Velocità Frecciarossa operano su diverse direttrici, sia all'interno sia al di fuori del principale corridoio ad alta velocità della rete ferroviaria italiana (Torino-Salerno).
Torino – Milano – Reggio Emilia AV - Bologna – Firenze – Roma – Napoli – Salerno. Alcuni Frecciarossa estendono la propria corsa da Milano fino a Brescia e Bergamo, da Firenze verso Arezzo e Perugia, da Roma fino all’aeroporto di Fiumicino o fino a Caserta, Benevento, Foggia, Bari e Lecce e da Salerno fino a Reggio Calabria o Potenza e Taranto.
Venezia – Padova – Bologna – Firenze – Roma – Napoli – Salerno con estensioni da Venezia verso Udine, da Roma verso l’aeroporto di Fiumicino e da Salerno verso la Calabria.
Venezia – Padova – Vicenza – Verona – Brescia – Milano: alcuni estendono la propria corsa da Milano fino a Torino o Genova, da Verona fino a Bolzano e da Venezia fino a Udine e Trieste.
Roma – Firenze – Bologna – Verona con prosecuzioni verso Bolzano o Brescia/Bergamo. Previste anche prosecuzioni da Bologna verso Modena e Mantova.
Torino – Milano – Bologna – Rimini – Ancona – Foggia – Bari – Lecce/Taranto e Venezia – Padova – Ferrara - Bologna – Rimini – Ancona – Foggia – Bari – Lecce.”
Fonte: facebook.com/paolobrutti25
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